Nato a Sommacampagna (Verona) il 22 giugno 1874, Enrico Segattini si trasferì a San Donà
nei primi anni del ‘900, e qui rimase fino alla morte, avvenuta nel 1955.
Dopo essersi fatto apprezzare a Verona sia come compositore sia in veste di promettente
direttore d’orchestra, nella cittadina del Basso Piave diventò direttore della Schola cantorum
e organista ufficiale presso il Duomo. Questi incarichi gli garantirono un’indiscussa notorietà
e gli consentirono di stabilire importanti contatti con la Curia trevigiana. Le cronache del tempo
e le memorie di quanti lo conobbero confermano, infatti, come la cura del canto liturgico
fosse per lui un’autentica missione.
Alla fine della prima guerra mondiale Segattini ricostituì la Società Filarmonica Sandonatese,
primo istituto musicale privato locale; diresse le stagioni lirico-sinfoniche presso il nuovo
teatro cittadino e, nel 1932, fondò la Banda dell’Oratorio Don Bosco, ancora oggi in attività.
Si dedicò inoltre all’insegnamento della musica in molte scuole pubbliche della zona.
Le composizioni di Enrico Segattini conosciute sono in massima parte di carattere sacro;
tra quelle pervenuteci integralmente vi sono: la Messa “San Giovanni Battista”, composta intorno al 1910
e dedicata al padre, Giovanni Battista Segattini; la Messa “Regina Pacis” a tre voci pari
(tenori primi, tenori secondi, bassi); la Messa “Regina Angelorum” a quattro voci dispari
(contralti, tenori primi, tenori secondi, bassi) e la Messa Quarta a tre voci
(tenori primi, tenori secondi, bassi), eseguita per la prima volta nel 1935.