Artisti di San Donà

Isabella Picchetti - cantante (1903-2001)

Qui a destra Isabella Picchetti in un disegno eseguito da Maria Giovanna Barbieri nel 2017 per la locandina dell'allestimento della Tosca da parte del Maestro Mauro Perissinotto, che immaginò di attualizzare la vicenda con personaggi locali d'inizio XX secolo al posto di quelli pucciniani. Anche la biografia sottostante è ricavata dal foglietto di sala dello spettacolo.

Emilia Elisa (Isetta... in arte Isabella) Picchetti nacque l’11 luglio 1903 a San Donà di Piave, dove trascorse tutta la sua lunga vita. Il suo talento canoro emerse fin dalla tenera età, grazie anche alla guida del celebre soprano moglianese Toti Dal Monte e al perfezionamento con il tenore Aureliano Pertile. Isabella avrebbe raccontato spesso dei complimenti che Pertile le tributò al termine del duetto da Mefistofele di A. Boito, eseguito insieme.

Le sue qualità vocali furono presto note anche in ambienti importanti del panorama lirico dei primi decenni del Novecento, tanto che il celeberrimo tenore Beniamino Gigli il 1° settembre 1929 scrisse di suo pugno una segnalazione al Comm. Emilio Ferone di Milano:

Caro Emilio, Ti presento la Sig. Isabella Picchetti, dotata di bella voce di soprano, piena, dolce espressiva, ed io te la raccomando caldamente. Sentila e non te la lasciare sfuggire, non perché è da me raccomandata, ma per il fatto che ha tutte le qualità per fare una bella carriera. Ha già cantato in teatro Boheme a Udine e con ottimo successo, avendo per compagno Minghetti. Fiducioso che vorrai accontentare me e la Signorina, facendo allo stesso tempo un ottimo acquisto. Saluti affettuosi. Tuo, Beniamino Gigli.

È attestata nel 1929 una sua fortunata recita nel ruolo di Mimì ne La Boheme di G. Puccini presso il teatro G. Verdi di San Donà di Piave. La stima dell’impresario locale Bortolo Pasqualini, che gestiva e finanziava le attività del prestigioso teatro sandonatese, le consentì di partecipare come solista a diversi allestimenti durante le stagioni d’opera programmate in teatro.

Fu allieva del Maestro Enrico Segattini, istituzione musicale della città in quegli anni, il quale la diresse varie volte, a San Donà e anche a Udine: la produzione de La Boheme fu infatti allestita per alcune sere nel maggio 1929 presso il Teatro “G. Puccini” di Udine, da poco dedicato al compianto compositore lucchese, scomparso solo cinque anni prima; il successo particolare della signorina Picchetti al fianco del celebre tenore Angelo Minghetti (1889 – 1957) e sotto la bacchetta del suo maestro Enrico Segattini fu sottolineato dalle generose critiche dei giornali dell’epoca.

Il ruolo di Mimì fu il suo prediletto ed è certo che Isabello lo interpretò con una certa frequenza tra il 1929 e i primi anni Trenta. Cantò anche nel ruolo di Micaela in Carmen nella stagione 1931 – 32. L’amicizia che legò il padre Antonio con il giurista sandonatese Silvio Trentin e l’adesione di quest’ultimo alle politiche antifasciste durante il Ventennio fascista giocarono a sfavore del successo del giovane soprano.
In ogni caso, almeno a livello locale, il suo successo fu riconosciuto: è stato rinvenuto un programma di sala di un concerto tenutosi presso il Teatro “G. Verdi” di San Donà il 20 maggio 1936, concerto diretto dall'amato Maestro Segattini e cui partecipò il tenore meolese Ottavio Marini (1909 – 2001): in quell'occasione, Isabella eseguì arie da Manon Lescaut, da L’amico Fritz, da La Boheme e la canzone Non ti scordar di me (De Curtis).

Donna amante dello stile e della raffinatezza, mantenne viva la passione per il canto per tutta la vita, raccontando con orgoglio agli amici e ai conoscenti gli aneddoti della sua breve carriera e intonando fino a tardissima età le melodie più note del grande repertorio melodrammatico. Si spense quasi centenaria la sera di San Silvestro dell’anno 2001 presso la Casa di Riposo “Monumento ai caduti” di San Donà, dove aveva trascorso gli ultimi sette anni della sua esistenza.