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Storia di San Donà Il nuovo cimitero di San DonàDistrutto il cimitero vecchio dalla Guerra e non più sufficiente ad accogliere le salme di un paese che si stava ingrandendo, si rese necessario pensare a un nuovo cimitero.Subito dopo la guerra furno acquistati i terreni in zona code e fu avviata la costruzione del nuovo cimitero, che venne inaugurato il 19 giugno 1927, con la consacrazione da parte del vescovo di Treviso Monsignor Giacinto Longhin alla presenza delle autorità civili e religiose. A partire da quella data, il Podestà Costante Bortolotto avvertiva che non si sarebbero più potuti inumare cadaveri nel vecchio cimitero. Quando venne inaugurato, il nuovo cimitero non era ancora stato completato:
rispetto al progetto originario molto ancora mancava, come la casa del custode,
la camera mortuaria, le due cappelle ossario e la chiesa a pianta circolare.
Nel primo anniversario della morte di Giannino Ancillotto, una manifestazione ricordo all’interno del vecchio cimitero (1925) Durante la costruzione del nuovo cimitero un grave lutto colpì San Donà: in un incidente stradale morì la medaglia d’oro Giannino Ancillotto, eroe della prima guerra mondiale. I solenni funerali si tennero il 21 ottobre 1924 e la sua salma venne tumulata provvisoriamente nel vecchio cimitero presso la tomba della famiglia De Faveri.
La traslazione della salma di Giannino Ancilotto nel nuovo cimitero
tardò, come ricorda Chiara Polita nel libro monografico dedicato all’eroico aviatore
e al monumento a lui dedicato.
Come ricordato sopra, nel 1927 venne consacrato il nuovo cimitero ma risultava ancora incompleto, tanto che alla fine la tomba di Giannino Ancillotto venne edificata nello spazio che inizialmente era previsto per la casa del custode, sulla sinistra dell’entrata del cimitero. Il 16 ottobre 1938, a quattordici anni dalla morte dell’eroe, la salma di Giannino Ancillotto fu traslata dal vecchio al nuovo cimitero, e fu un’altra grande giornata per la San Donà dell’epoca. |
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