Storia di San Donà
attraverso foto e cartoline

Il palazzo dei Consorzi di Bonifica


Un primo nucleo di Consorzi di Bonifica esisteva sin dal secolo XIX con un nesso stabilito nel 1825 tra più Consorzi (Ongaro Superiore, cirgogno, Ongaro Inferiore, Cavazuccherina e Marina di Cortellazzo) per la creazione di comuni uffici tecnici e amministrativi al cui mantenimento ciascun consorzio partecipava con una quota proporzionale. Il segretario fu Agostino Nardini. Durante l'invasione austriaca l'ufficio ebbe sede a Firenze, in via Vecchietti 6, negllo stesso stabile che ospitava gli uffici comunali.
Nei primi giorni del 1919 si trasferì a Venezia, in calle della Verona, donde l'anno dopo si spostò in una sede più ampia, sempre in Venezia, presso il ponte dei Dai.
Nel 1922 entrò a far parte del nesso il Consorzio Bella Madonna e fu costituita una sede staccata a San Donà, in via Rialto Jesolo per tentare di ricomporre i contatti tra l'ufficio e i bonificatori.
Il famoso Congresso delle Bonifiche, del 1922 (leggi QUI la STORIA DELLA BONIFICA del Basso Piave), portò alla costituzione di organismi consortili che raggrupparono tutte le iniziative private in un unico organismo: I CONSORZI DI BONIFICA RIUNITI DELBASSO PIAVE.
Nel 1925 l'ufficio sandonatese, ormai ampliatosi, consigliò il ritorno a San Donà dell'intera sede.
Il problema di locali idonei fu risolto con l'acquisto di una vasta area, prospiciente piazza Indipendenza, area in cui dal 1926 al 1929 fu eretto il Palazzo dei Consorzi, ancor oggi sede dell'Ente, che conferì definitivamente a Piazza Indipendenza la sua forma chiusa per tre lati.

Il palazzo fu progettato da Camillo Puglisi Allegra, e definì con i suoi portici il lato nord di piazza Indipendenza.

Il palazzo presenta un corpo centrale elevato e aggettante rispetto alle ali laterali. La facciata è contrassegnata da paraste ioniche di ordine gigante, teste femminili e patere con motivi ornamentali floreali.