1944-45: due anni di bombardamenti

(Busta 478 anno 1947 “Incursioni e indennità e bombardamenti”)


PARTITO NAZIONALE FASCISTA
FASCIO DI COMBATTIMENTO DI SAN DONÀ DI PIAVE

S. Donà, li 5.12.42 XX
AL SEGRETARIO federale
CA’ LITTORIA
V E N E Z I A
e per conoscenza
AL COMMISSARIO PREFETTIZIO
S.DONA’ DI PIAVE

Riscontro telegrammi riguardanti eventuali sfollanti di Venezia.
Assicuro di tutto il mio interessamento, e già assieme al commissario prefettizio e al locale comandante della stazione RR.CC. di quì inizieremo il lavoro.=
Ormai la squadra dei fascisti di cui fa cenno il telegramma.
BOCCATO VITTORIO Capo settore
DIOTTO GIOVANNI Commissione disciplina
COLETTI LUIGI Commissione disciplina
NORDIO UMBERTO Capo settore
MISSAGLIA GIUSEPPE Capo settore
MASCHIETTO UMBERTO Istruttore della GIL
BORTOLOTTO LUIGI Già segretario amministrativo di questo fascio
ALBERTINELLI VALENTINO Già componente il direttorio
TURCHETTO ARTURO Capo nucleo
COSTA VINCENZO Capo Nucleo
Per lunedì ti manderò l'elenco dei quattro Giovani Fascisti.=

Vinceremo !

IL SEGRETARIO POLITICO
Bortolotto Dr Costante


COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE
Ufficio di Polizia Urbana

OGGETTO: Azioni belliche S.Donà di Piave, 6 aprile 1944

AL COMMISSARIO PREFETTIZIO di
S. Donà Piave

Mi pregio informarVi che verso le ore 17 del giorno 5 corrente, aerei nemici hanno sganciato alcune bombe nelle vicinanze del ponte sul Piave, mitragliando successivamente le due sponde di detto fiume.
Una bomba è caduta nei pressi della Azienda Agricola Grimani in via Carbonera ed un'altra bomba è caduta nei pressi dell'abitazione del mezzadro Ceron, Fraz. Calnova.
Da tali azioni non si lamentano né morti né feriti, solo danni agli approdi dell'organizzazione Todt ed alle due abitazioni civili.
La scorsa notte dalle ore 22 alle ore 5 di oggi 6 aprile corrente, aerei nemici, favoriti dal fuoco dei bengala, hanno ripetutamente bombardato con bombe di medio calibro e piccole bombe a farfalla, nonché spezzonato e mitragliato il centro abitato di questo Comune e quello del Comune di Musile di Piave.
La maggior parte delle bombe sono cadute sull'argine destro del fiume Piave in Comune di Musile, altri invece sono cadute nella golena sinistra di detto fiume ed una bomba di piccolo calibro è caduta in viale della Repubblica dietro il Palazzo Municipale.
Da tali azioni si lamentano due morti ed un disperso tra gli operai della “S.IR.T.” che lavoravano per la riparazione del cavo telefonico nei pressi del Ponte sul Piave, nonché sei feriti più o meno gravi, tutti appartenenti alla predetta “S.IR.T.” meno uno, un certo Alfier Raimondo residente a Musile di Piave.
Non è stato possibile conoscere i nomi degli operai deceduti o feriti non essendo questi residenti in S. Donà di Piave.
Nel comune di Musile di Piave, sempre ad opera degli stessi aerei nemici, sono state incendiate due case di abitazione e molte altre danneggiate.
Una bomba rimasta inesplosa risulta caduta nei pressi dell’abitazione Bergamo sita in viale della Repubblica.
Da informazioni che circolano risulta che il comune di Noventa di Piave, la scorsa notte sia stata lanciata una cassa contenente un centinaio di bombe a farfalla.

IL CAPO DEI VIGILI URBANI
Vazzoler


FEDERAZIONE FASCISTA REPUBBLICANA

FASCIO DI SAN DONA’ DI PIAVE li 7.4.1944.XXII°
CONSORZI DI BONIFICA RIUNITI
COMITATO CENTRALE ESPERTI
CONSORZIO AGRARIO
MUNICIPIO
ASSISTENZA FASCISTA S.DONA’ DI PIAVE

OGGETTO:
Commemorazione S.Ten. Stefani Ubaldo

Per onorare degnamente la memoria del nostro primo caduto, Sottotenente paracadutista, volontario di guerra, Stefani Ubaldo, che immolava la sua giovane vita, sul fronte di Nettunia, per la grandezza della Repubblica Sociale Italiana, sabato 15 aprile, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di San Donà di Piave sarà tenuta una solenne cerimonia religiosa ed indi inaugurata la lapide di una piazza intestata al Suo nome.
Siete pertanto invitato ad intervenire alla suddetta cerimonia con una larga rappresentanza di organizzati.
Gradirei un cenno di assicurazione.
VIVA L'ITALIA!

IL COMMISSARIO DEL FASCIO
G. Gardini -


PREFETTURA REPUBBLICANA DI VENEZIA

Venezia, 24 maggio 1944 XXII°
_ Al Comando Provinciale G.N.R.
_ Al Questore
V E N E Z I A

Per opportuna norma e conoscenza comunico la seguente circolare del Segretario del Partito:
“"Avviene sovente che si presentino presso la Prefettura e le Confederazioni fasciste, camerati qualificanti ispettori del P.F.R.
Tale qualifica in atto non è prevista.
I camerati inviati dal P.F.R. incaricati di assolvere mansioni nelle varie provincie, saranno o permanentemente o di volta in volta muniti di regolare apposita autorizzazione, che esibiranno ai Capi Provincia ed ai Commissari Federali presso i quali si recheranno.
Attenzione, girano molti lestofanti"”.

Il Capo della Provincia


li 7 Luglio 1944 XXII° DIVISIONE FANTERIE MARINA S. MARCO Al COMMISSARIO PREFETTIZIO S. DONA’ DI PIAVE Resta stabilito secondo accordi verbali che i possessori di permesso ( tessera verde ) possono circolare solo con bicicletta a mano. Gli squadristi possono circolare in bicicletta se in camicia nera e mobilitati e debbono avere speciale permesso su carta bianca. Limitare al minimo le concessioni di qualsiasi permesso. Durante il coprifuoco l'uso comunque della bicicletta deve essere interdetto.

IL COMANDANTE F.M. DI FREGATA
(Ernesto Navone)


PREFETTURA REPUBBLICANA DI VENEZIA
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Venezia, 10 luglio 1944 - XXII° Ai PODESTA’ E COMMISSARI PREFETTIZI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA OGGETTO: Organizzazione dopolavoristica nei Comuni È mio vivo desiderio che l’Organizzazione dopolavoristica nella Provincia possa, soprattutto nel momento attuale, intensificare al massimo grado la sua attività assistenziale e ricreativa in modo da attirare nella propria orbita la popolazione di tutte le classi sociali locali e le popolazioni sfollate. Invito pertanto i Podestà ed i Commissari dei Comuni della Provincia ad affiancare l'opera dei Dirigenti i Dopolavoro Comunali ed a tutelare lo svolgimento delle diverse attività anche nelle piccole borgate o frazioni. Le attrezzature esistenti dell'Opera Nazionale Dopolavoro debbono essere mantenute nella loro totale efficienza ed ove possibile incrementate; a questo riguardo i Podestà e Commissari Prefettizi, compatibilmente con le esigenze dello sfollamento, cerchino di facilitare la creazione di nuove e decorose sedi. Considero l'attività del Dopolavoro un'opera necessaria che coopera al normale svolgimento della vita sociale e che facilita in sommo grado la coesione e la fraternità degli animi nel clima della Repubblica Sociale Italiana. Prego i Podestà ed i Commissari dei Comuni di farmi eventuali proposte rivolte al maggior potenziamento di detta organizzazione, inviandole direttamente alla Dopolavoro Provinciale Veneziano.

IL CAPO DELLA PROVINCIA
(P. Cosmin)


APPUNTI 18 luglio 1944 Al Comando Militare Germanico di San Donà di Piave Tra le ore 10,30 e 11 del 18 luglio 1944 tre bombe in località Casa paterna Comune di San Donà di Piave a 2 km dal centro abitato; nessun morto né ferito né case colpite Il I° aiutante comandante Galloni Tobia

COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA
Distaccamento di San Donà di Piave
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San Donà, li 21 luglio 1944 - XXII°

OGGETTO: Incursione aerea nemica su San Donà di Piave

Al COMMISSARIO PREFETTIZIO di
San Donà di Piave

Alle ore 11 circa di oggi, 21 luglio 1944 - XXII° un aereo nemico sorvolando in formazione il cielo di San Donà di Piave sganciò due bombe sul territorio di questo Comune, e cioè: - una a cinquecento metri dall'abitato, e precisamente sulla strada corrente sull'argine sinistro del Piave, che venne completamente scavata con interruzione completa del traffico stradale per Grisolera ed Jesolo - un'altra a settecento metri dallo stesso centro, che cadendo nel greco del Piave intaccò lateralmente la stessa strada con una vasta corrosione. Dallo scoppio delle anzidette bombe sono stati infranti vetri in alcune case senza altri danni. Nessuna vittima umana, ma soltanto pochi contusi.

IL I° AIUTANTE COMANDANTE
[Galloni Tobia]


TELEGRAMMA
San Donà di Piave, 3 agosto 1944-XXII°

PRESIDENTE COMITATO PROVINCIALE ANTIAEREA
V e n e z i a Incursione aerea avvenuta oggi ore 12 et 30 minuti sono state sganciate numerose bombe e hanno causato danni Ponte sul Piave et conduttura acquedotto nonché tratto statale 14 sotto controllo questo comune punto Due vittime et diversi feriti punto molte case danneggiate intervento squadra pronto soccorso Sandonà marinai Sanmarco camerati tedeschi vigili fuoco et fascisti sono stati iniziati et proseguono alacremente lavori riattivazione strade, conduttura acquedotto punto accertato due bombe inesplose prossimità acquedotto cui rimozione urge punto

Commissario Prefettizio Sandonà Piave
Gardini


San Donà di Piave, lì 5 agosto 1944 - XXII° OGGETTO: Rapporto sulla incursione aerea nemica del 3 agosto 1944 - Provvidenze a favore del personale dello Stato e del Comune. R A C C O M A N D A T A AL COMITATO PROV. PROTEZIONE ANTIAEREA V e n e z i a Facendo seguito al telegramma speditovi il 3 corr. mese, mi reco a dovere di completare, a seguito dei dati raccolti, le notizie già comunicatevi in merito alla incursione del 3 corr. mese. L’incursione è avvenuta alle ore 12,30 con obiettivo: il ponte stradale sul Piave e presumibilmente anche la Caserma S.Marco. Il ponte è stato colpito da due bombe, una delle quali ne ha forato la massicciata aprendo un'apertura del diametro di circa 80 cm, mentre l'altra colpì il marciapiede sullo stesso lato a valle aprendovi un foro di minori dimensioni. Entrambe le bombe sono scoppiate in acqua. Le due bombe hanno cagionato l'interruzione della conduttura dell'acquedotto che è appoggiata alla parte inferiore del ponte, conduttura che è ora in corso di riattivazione. Sono inoltre state sganciate n. 12 bombe su terreni di proprietà del Conte Grimani adiacenti al fabbricato dell'Amministrazione che trovasi a poche centinaia di metri dall’agglomerato urbano. Riassumendo, i danni provocati dalla incursione si concretano nelle seguenti cifre: numero dei morti: 3: numero dei feriti: nessuno; numero case inutilizzate: 3; numero case lesionate (ma abitabili): 5; bombe inesplose: nessuna su questo territorio; due sul limite del territorio di Musile. La squadra di pronto soccorso di questo Comune è intervenuta con prontezza ed ha prestato efficace opera per la rimozione delle macerie e per la liberazione delle salme delle vittime sul territorio di Musile ove i danni causati dalla incursione sono stati maggiori. Le bombe cadute sul territorio di Musile hanno, fra l’altro, danneggiato la massicciata della strada statale N. 14 nel tratto controllato da questo Comune col servizio dei mobilitati civili. Il transito su detta strada, che è in corso di riparazione, non ha subito interruzioni di sorta. o - o - o - o 5 agosto 1944 - XXII° Rapporto sulle incursioni aeree del 18 e del 23 luglio 1944 - Provvedimenti a favore del personale dello Stato e del Comune. AL COMITATO PROV. PROTEZIONE ANTIAEREA - PREFETTURA - V e n e z i a Con riferimento alla lettera pari data della … segnalanteVi i particolari dell’incursione aerea avvenuta in questo Comune il 3 corr.mese, mi pregio farVi noto, ai soli effetti previsti dagli articoli 1 e 2 del R.D.L 16 dicembre 1942 n. 1498, che nel territorio di questo Comune sono pure state sganciate bombe da aerei nemici nei giorni 18 e 21 luglio u.s. e precisamente: il 18 luglio: N. 4 bombe in aperta campagna, di cui 3 su terreno dell’Ente Assistenza di Venezia in località Calnova e nei pressi del Piave vecchio nella frazione Chiesanuova. Danni ai terreni colpiti, nessun danno a fabbricati e nessuna vittima; il 21 luglio: N. 2 bombe una delle quali è caduta senza produrre danni a case od a persone sulla riva sinistra del Piave a circa 800 metri a valle del ponte sulla Statale 14 e l’altra ebbe a colpire in pieno la strada S.Donà – Grisolera – Jesolo corrente sull’argine sinistro del Piave impedendone il transito. I lavori prontamente iniziati, sotto la direzione del Genio Civile, stanno per essere ultimati. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO [Gardini?] o - o - o - o APPUNTI 25 agosto 1944 In relazione alla lettera succitata del 19 agosto 1944 mi pregio dover far presente he la popolazione di questo centro urbano che era già stata esortata a sfollare a seguito della lettera di codesto Commissario Provinciale P.A. in data 24 maggio 1944 entro un raggio di 500 metri dalle sponde sul Piave, ha effettivamente intensificato le operazioni di evacuazione dopo le incursioni del 18 e del 21 luglio 1944, dando luogo all’innegabile stato di fatto anche se non pienamente giustificabile dell’abbandono del centro abitato a scopo precauzionale. Lo sfollamento si è ancora più accentuato estendendosi anche oltre il raggio di 500 m. dal ponte sul Piave dopo l’incursione del 3 agosto corrente, a seguito del quale, come appare dalla relazione, fu colpito in due punti il ponte stradale sul Piave, interrotta la conduttura d’acqua, uccise quattro persone, distrutte diverse case e danneggiate alcune altre. Agli effetti delle provvidenze assistenziali vi prego di voler dare corso al parere favorevole almeno alle richieste originate dalla incursione del 3 agosto 1944 i cui danni e vittime hanno pienamente giustificato il maggior incremento verificatosi dello sgombro del centro urbano. Il Commissario Prefettizio Gardini o - o - o - o COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE San Donà di Piave, li 29 agosto 1944 - XXII F O N O G R A M M A CAPO PROVINCIA V e n e z i a COMMISSARIO FEDERALE idem COMITATO PROV. PROT. ANTIAEREA idem In conseguenza sgancio bombe aerei nemici questa mattina ore 11 circa est stato colpito Ponte ferroviario sul Piave linea San Donà - Mestre interrompendo completamente doppio binario punto Vittime accertate finora una punto Commissario Prefettizio Gardini o - o - o - o APPUNTI 28 settembre 1944 Al Comando germanico Palazzetto Malgrado i numerosi scavi e sondaggi dei Vigili del Fuoco non è stato possibile rinvenire le salme di due donne vittime del bombardamento del 23 corrente mese in località Isiata. Si chiede una squadra di 15-20 uomini distogliendoli per qualche ora dal servizio del lavoro Il Commissario Prefettizio Gardini o - o - o - o (Busta 478 anno 1947 “Incursioni e indennità bombardamenti” 8.5.6) Città di San Donà di Piave San Donà di Piave, li 28 settembre 1944 - XXII° RACCOMANDATA OGGETTO: Incursione aerea del 23 settembre 1944 AL PRESIDENTE DEL COMITATO PROV. PROTEZIONE ANTI AEREA V e n e z i a Facendo seguito al mio telegramma in data 23 settembre u.s., concernente l'oggetto, pregiomi far noto che, a seguito dell'incursione aerea del 23 settembre u.s. nel corso della quale furono sganciate, con nove ondate, tra le ore 11,45 e le ore 14, circa 200 bombe dirompenti, sono stati colpiti i seguenti obiettivi e località: 1) Ponte ferroviario sul fiume Piave: per la seconda volta, con distruzione della prima campata verso S.Donà. 2) Ponte stradale sul fiume Piave (statale N. 14) - con distruzione della ultima campata verso Musile e interruzione del cavo telegrafonico Bologna - Vienna (ora riattivato) della conduttura elettrica (pure riattivata) e di quella dell'acquedotto (non ancora riattivata). 3) Località Mussetta di Sotto e Isiata con danneggiamenti più o meno gravi a 20 case di abitazione i cui inquilini hanno dovuto cercare riparo altrove. 4)Centro dell'abitato: danneggiamenti meno gravi ( rottura di vetri, sfondamento di porte, scoperchiamento parziale di tetti) ad una ventina di case poste nelle immediate vicinanze della testata nord del Ponte stradale sul Piave. 5) E’ stata distrutta nei pressi del Ponte ferroviario sul Piave, la costruzione in legno di proprietà comunale adibita a Colonia Elioterapica. 6) E’ stato in più punti gravemente colpito, con apertura di grosse buche, specialmente l'argine sinistro del Piave della cui riparazione sta interessandosi il Genio Civile onde evitare in caso di piena del fiume Piave, l'allagamento del centro urbano di San Donà di Piave. 7)I morti accertati sommano ora a 9 e imprecisato è ancora il numero dei feriti. 8) L'opera di soccorso è stata volontariamente ed energicamente attuata dai Vigili del Fuoco il cui intervento è stato pronto ed efficace, specialmente per la rimozione delle salme ed il loro trasporto all'ospedale. 9) Non è intervenuta la squadra di pronto soccorso, perché tutti i suoi componenti in n. di 50 si trovano ora mobilitati per il servizio del lavoro ordinato dal competente Comando Militare Germanico. La presente segnalazione che segue a quelle delle incursioni del 3 agosto e del 29 agosto u.s. ha altresì lo scopo di promuovere e di sollecitare la concessione delle provvidenze al personale che ne ha diritto previste dal R.D.L. 16 dicembre 1942 N. 14 e 8. o - o - o - o APPUNTI Telegramma del 4 ottobre 1944 Al Presidente del Comitato provinciale protezione aerea di Venezia A seguito incursione aerea avvenuta il giorno 4 aerea alle ore 13,45 con sgancio di circa 60 bombe dirompenti sono stati gravemente danneggiati gli argini in sinistra del fiume Piave a valle e a monte del ponte ferroviario in modo da renderli intransitabili. È stato colpito un barcone carico di ghiaia navigante sul Piave: ferito gravemente il barcaiolo e suo figlio causa spostamento d’aria; interrotta la conduttura elettrica di alta tensione. In corso di accertamento il numero di case danneggiate. Il Commissario prefettizio Giovanni Gardini o - o - o - o Città di San Donà di Piave San Donà di Piave, li 5 ottobre 1944 - XXII° OGGETTO: Vittime dell'incursione aerea nemica del 23 settembre 1944 AL CAPO DELLA PROVINCIA V e n e z i a Faccio seguito alla mia lettera 28 sett. u.s. sull’eguale oggetto. Attenendomi anche per questo secondo foglio alle vostre precisazioni datemi a voce, Vi trasmetto i nomi delle 9 vittime e dei 12 feriti occasionati in quest'ultima incursione aerea nemica. I morti sono: 1)Ongaretto Luigi - capofamiglia 2)Vallese Guerrina - moglie 3)Ongaretto Giselda - figlia 4)Ongaretto Vittorino - figlio 5) Orlando Caterina - suocera Tutti di una sola famiglia, la quale ha avuto per di più 2 feriti in: Ongaretto Diego e Ongaretto Angelo. La predetta famiglia può pertanto dirsi decimata dall'incursione. 6)Marigonda Luigi 7)Armellin Davide 8)Brussolo Orietta 9)Cigar Carlo (marinaio, da Pola?) I feriti sono: 1)Fantin Antonio, d’anni 63, da San Donà di Piave 2)Bassetto Beniamino “ 45, da San Donà di Piave 3)Brussolo Bernardo “ 47, da San Donà di Piave 4)Ongaretto Diego, “ 7, da San Donà di Piave 5)Pasqual Angelo, “ 47, da San Donà di Piave 6)Ongaretto Angelo “ 10, da San Donà di Piave 7)Stefanel Attilio “ 45, da San Donà di Piave 8)Sorgon Agostino “ 18, da San Donà di Piave 9)Bizzarro Anna “ 48, da San Donà di Piave 10)Zanchetta Caterina “ 56, da San Donà di Piave 11)Cadamuro Matilde “ 41, da San Donà di Piave 12)Davanzo Fortunato “ 41, da San Donà di Piave Mentre sarà provveduto, a par vigenti disposizioni e da parte di questo Ufficio, per l'inizio delle pratiche per l'assegnazione delle competenti pensioni di guerra, Vi trasmetto intanto ed ugualmente i nominativi dei colpiti - come da Vostro invito - perché li vogliate far oggetto di benevolo Vostro esame per procurar loro, o alle loro famiglie, qualche immediata forma di assistenza confermandovi che (1) IL COMMISSARIO PREFETTIZIO o - o - o - o C O M U N E D I S A N D O N A’ D I P I A V E ============================================================== ELENCO DEI DECEDUTI NELLA INCURSIONE AEREA NEMICA DEL 10 OTTOBRE 1944 – XXII 1) BADANAI SANTA di Luigi e di Pasquale Elena di anni 41 da Grisolera maritata Bittolo Romano (Ospedale) 2) BELLESE MARIA di Cesare e di Pastorino Regina anni 3 nata a Genova, residente a S.Donà quale sfollata - Piccolo Rifugio - 3) BERTONCELLO ELENA fu Gaetano e fu Janock Isabella nata a Bassano del Grappa il 13.8.1279 - coniugata Bortolotto comm. Giuseppe Via Gorizia n.2 - San Donà di Piave - 4) BIANCOTTO ANTONIO fu Sante, nato nel 1894 - San Donà di Piave - Mussetta 5) BIZZARO ANNA fu Antonio ved. Tonon Marco anni 48 - da S. Donà di Piave 6) BOBBO MARIA di Rodolfo anni 25 da Chirignago - nubile - sfollata a Ceggia (con una sua bambina di pochi giorni) 7) MERANI RITA di Ignoti nata a San Donà di Piave il 7.10.1944 - nata da Bobbo Maria di Rodolfo di anni 25 anni - nubile - da Chirignago - sfollata a Ceggia - 8) BOCCATO ANGELO fu Antonio e di Battistel Caterina, nato a San Donà di Piave il 29.2.1884 - ortolano - S.Donà - Via Eraclea 17 9) BONORA JOLANDA di anni 30 in Fusaro - da Musile di Piave (con il bambino Fusaro Dante di circa un mese) 10) BORTOLOTTO COMM. GIUSEPPE fu Luigi Cesare e fu Pasini Adriana, nato a Torino il 18.5. 1876 - San Donà di Piave Via Gorizia n.2 [è il famoso “Pampe”, commissario della ricostruzione di San Donà, che si era rifugiato nel bunker che si era costruito nel giardino della villa, attuale Casa di Cura Rizzola; che però fu colpito in pieno. Morirono in 5: con lui morì la moglie Bertoncello Elena, e poi Janna Sofia, e … e …] 11) BORTOLUZZI LUIGIA fu Antonio in Mazzonetto anni 40 - da Musile di Piave 12) BOTTAN ANNA (chiamata Teresa) fu Giovanni e fu Simonetto Luigia, nata a Musile il 19.5.1885, nubile, Lavandaia Ospedale Civile San Donà di Piave 13) CAPPELLETTO GINA fu Umberto e di Baita Carolina anni 19, nubile, da Noventa di Piave - nata a Bonligny - Francia 2.11.25. 14) CECCHETTO REGINA fu Baldassare ved. Schiavo Egidio, anni 78, da San Donà di Piave. 15) CENTIOLI TERESA di Francesco e di Pasini Filomena, nata il 17.1.1925 da San Donà di Piave 16) CONTARIN VERONICA di Angelo e di Pagozzo Amabile, nata a Riese il 3.8.1904 - nubile - Infermiera Ospedale S.Donà di Piave 17) Soldato CRESPI FRANCESCO di Emilio e di Scontendis nato nel 1924 residente a Codogno - via Piave n.2 (trasportato) 18) FANTIN ANTONIO fu Valentino, nato a Cessalto il 22.1.1881 - da San Donà di Piave; via Trieste 17/D - 19) FUSARO DANTE di Eugenio, nato a San Donà di Piave il 25.9.1944 da Musile di Piave (con la madre Bonora) 20) GAIOTTO MARIA fu Giovanni in scatton Bernardo, anni 67 da Noventa di Piave (rinvenuta fra le macerie dell'ospedale il 13.10.1944) 21) GIUSTO MARIA (suora Angiolina) di Elia e di Cestaro Angela,d nata a Mogliano Veneto il 26.5.1911 - suora ospedale San Donà - 22) GONELLOTTO ANGELINO di Luigi nato a S.Stino di Livenza il 10.10.921 Via Pralungo - San Donà di Piave 23) GONELLOTTO Silvio Francesco di Luigi, nato a San Donà il 6.10.1926 - via Pralungo - San Donà di Piave 24) JANNA SOFIA fu Lorenzo e di Hybler Mary nata a San Donà di Piave il 18.8.1904, coniugata Davanzo Luigi - via Garibaldi 13, S.Donà - 25) LUPPI Giuseppina (suora Idelfonsa) fu Vincenzo e fu Merlo Adele, nata a Uggiate il 20.9.1904 - suora ospedale di San Donà di Piave 26) ONGARO GIUSEPPE di Giovanni, di anni 35, da Jesolo (estratto dalle macerie dell'ospedale l’11.10.1944) 27) ORLANDO MARIA fu Arcangelo, nata a S.Donà di Piave il 16.1.1863 ved. Zanin Giuseppe (Piccolo Rifugio) 28) PENSO PAOLO Giuseppe di Giacomo e di Spert Pasqua, nato a Venezia il 23.8.1889 - impiegato pastificio Perissinotto - S.Donà di Piave 29) PERISSINOTTO Angela fu Luigi ved.Gragato anni 32, San Donà di Piave, Via Dante n.5 - 30) ROVERE RINA di Napoleone Antonio e di Vallarin Angelica, nata a ramo di palo (Lendinara) il 18.7.1919 Inf. ospedale - Isiata n.49 31) SEGATO VENANZIO di Marino, anni 15, da San Donà di Piave - Fossà 33 - nato il 16.9.1929 32) STEFANI TERESA di Eugenio e di Gorghetto Elisabetta, nata a Fossalta di Piave il 14.10.1916, coniugata Costantin Angelo - San Donà via Eraclea. 33) TONON MARIA fu primo in Scaramal Pietro, nata a San Donà di Piave il 19.1.1904, Via Dietro la Caserma n.35/A - San Donà di Piave 34) TREVISIOL GIOVANNA di Giuseppe e di Coppo Maria, nata a San Donà di P. il 18 Marzo 1936 - V.G.Marconi n.41/B (Piccolo Rifugio) 35) TURCHETTO PASQUALE di Tullio e di Bortolotti Enrichetta, nato a SanDonà il 23.11.1925 - San Donà - Via Sabbioni 36) VALLESE IRMA fu Angelo, nata a San Donà di Piave il 9.3.1905 - San Donà Via Eraclea n.18 - 37) VERONESE LUCIA di dr. Giulio e di Del Negro Giovanna, nata a San Donà di Piave il 18.3.1928, nubile, studentessa - S.Donà - V. N.Sauro 6 38) VESCOVO CLARINDA fu Sebastiano e di Perale Caterina, nata a Mirano il 9/4/1892 coniugata con Penso Paolo Giuseppe - S.Donà Cesare Battisti 39) Resti di donna sconosciuta dell’Ospedale età anni da 0 a 40. troncone umano - Maciullato - mezza testa - non è stato possibile la identificazione. 40) CUPRESI CASIMIRA di Ignoti - nata a S.Donà di Piave 5.10.44 - nata da Berton Teresina da Iesolo - nubile, rinvenuta viva e trasportata in altro Ospedale. 41) MASCHIETTO ANTONIO fu Giuseppe nato a Noventa di Piave, 26 settembre 1868 Ved. di Trevisiol Luigia - Via Dante n.3 Piccolo Rifugio San Donà di Piave. 42) FINGOLO MARIA di Ignoti nata a Concordia Sagittaria 4.6.1867 - nubile da San Donà - Piccolo Rifugio – 43) C. Mag. del Centro Raccolta Notizia San Donà - RACCANELLI ISIDORO fu Antonio e di Zandigiacomi Teresa, nato a Sacile 44) Legionario del Centro Raccolta Notizia San Donà - NARDO LUIGI Di Giacinto nato 17.12.1916 da Pervarese S. Croce - presso Padova o - o - o - o APPUNTI Al comitato protezione antiaerea 10/10/1944 (da parte di Gardini) Incursione aerea nemica tra le ore 10 e le 11,30 Sono state sganciate numerosissime bombe sull’abitato causando numerose vittime e danni assai elevati. Distrutti: Ospedale Civile Rifugio S. Vincenzo Centrale telefonica di Stato Teatro Verdi Danneggiata la Pretura Numerose vittime tra i ricoverati in ospedale, fervono le opere di soccorso dei Vigili del Fuoco e dei Militari germanici e italiani o - o - o - o (Busta 450 anni 44/45 “Requisizioni in genere” 8.2.19) PREFETTURA REPUBBLICANA DI VENEZIA IL CAPO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Ritenuto che per superiori esigenze si rende assolutamente necessario ed urgente la requisizione del Ristorante “Al Duomo” di S.Donà di Piave, completo di ogni sua attrezzatura, per l'organizzazione di una mensa per sinistrati di quel Comune ; Visto il decreto 18 agosto 1940, n.1741, contenente norme per la disciplina delle requisizioni; Visto l’art.19 della legge comunale e provinciale; D e c r e t a: E’ requisito, in uso, per l'organizzazione di una mensa per i significati del comune di San Donà di Piave, il Ristorante “Al Duomo” sito in quel Comune completo di ogni sua attrezzatura. A cura del Commissario Prefettizio del Comune predetto, che è incaricato dell'esecuzione del presente decreto, sarà redatto apposito processo verbale di consegna, a sensi dell'articolo 46 del citato decreto 18.8.1940, n.1741. Alla determinazione della relativa indennità sarà provveduto con successivo provvedimento. Venezia, 12 ottobre 1944 XXII IL CAPO DELLA PROVINCIA COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE San Donà di Piave, li 13 ottobre 1944 - XXII ALBERGO RISTORANTE G. BATTISTELLA E FIGLI San Donà di Piave Si comunica che tutto il personale dirigente è sottoposto del v/s esercizio, compreso dai 14 ai 60 anni, è inteso mobilitato civilmente E pertanto a disposizione delle FF.AA. Italiane e Tedesche nonché del pubblico in possesso di speciale permesso rilasciato dal sottoscritto. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO o - o - o - o 18 ottobre 1944 Rapporto sulla incursione aerea del 10 corrente mese. AL COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE AEREA V e n e z i a Facendo seguito al telegramma del 10 corrente mese concernente l'oggetto, mi reco a dovere di confermare e indipendenza del bombardamento aereo verificatosi tra le ore 10 e le ore 11.30Del predetto giorno sono stati completamente distrutti i seguenti edifici: - L’Ospedale Civile; Il Rifugio S. Vincenzo; la Stazione Amplificatrice dei Telefoni dello Stato, il Teatro Verdi, il Panificio Trivellini, la tipografia S.P.E.S. Sono stati danneggiati: - l’Edificio della Pretura, il Forno Fasan. Le vittime della incursione sono state accertate nel numero di 44. il numero delle case di abitazione completamente distrutte è di 60, quello delle case lesionate, ma abitabili con riparazioni è di 56. L'opera del Soccorso È stata svolta specialmente dai Vigili del Fuoco e dai militi dell’U.N.P.A. Non è intervenuta la squadra del pronto soccorso in quanto tutti i suoi componenti mobilitati per il servizio del lavoro per conto dei Tedeschi, non sono stati messi a disposizione del Comune, malgrado apposita richiesta, dal Comando Germanico del Servizio del Lavoro. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO [Gardini] o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA Distaccamento di San Donà di Piave lì 22 Novembre 1944 XXIII al Comando Presidio della G.N.R. alla Pretura di San Donà di Piave OGGETTO: Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle persone ed alle cose in seguito ad azioni di bombardamento da parte di aerei nemici, il 22 Novembre 1944 XXIII nel cielo di San Donà di Piave a ore 13.30 e relazione sulla caduta di aereo da caccia nemico presso la frazione Formichè di Ceggia in località Tenuta Garibaldi. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Correndo l'anno 1944, addi 22 Novembre XXIIII alle ore 9.30 è stato avvisato l'allarme aereo sul cielo di San Donà di Piave. Sulle ore 10 circa, cominciarono a sorvolare la Città, delle grosse squadriglie di aerei nemici che si susseguirono fino alle ore 12.30 circa, dirigendosi verso il Nord. Alle ore 13 circa, dette formazioni, intervallandosi tra di loro, tornavano dalle loro missioni ripassando su la città, tenendo una rotta diversa da formazione a formazione. Alle 13.30 circa si è potuto distinguere chiaramente che un apparecchio da caccia nemico era stato colpito, probabilmente, da un colpo di mitraglia, lanciato da altro apparecchio, forse Tedesco. = = = = Immediatamente è stato visto compiere alcune evoluzioni di fortuna, quindi, addirittura capovolgersi e precipitare al suolo, stimando la distanza a circa una decina di Km. da S.Donà di Piave. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo, comandante il distaccamento della G.N.R. di San Donà di Piave insieme al Mil. Santagata Giuseppe ed al Mil.Sc. Baron Gino di questo Distaccamento, siamo accorsi sul posto ed a constatazione eseguita, riferiamo quanto segue: L'aereo è caduto in località Formichè di Ceggia, presso la Tenuta Garibaldi: Esso appariva sfasciato e distrutto sia dal colpo della caduta, che dal fuoco. l'equipaggio, composto da tre elementi, addetti alla propaganda anglo-americana nel Territorio della Repubblica, è ferito con l'apparecchio incendiandosi nella caduta. sono stati rinvenuti i cadaveri dei tre sopradetti e si procedeva all'identificazione di tale: PIANA RENATO di Ernesto e di Casiraghi Maria, nato a Milano il 26/9/’26 celibe, di nazionalità italiana, presidente a Roma, Via Giuseppe Garibaldi N.37 di professione disegnatore meccanico; Carta d'Identità N.4.281.982 rilasciata in data 11 settembre 1942 dal P.Governatore Scaccion Armando. Gli sono stati rinvenuti: una busta sigillata contenente L.14.900.= in biglietti di Radio taglio; una pistola tipo Constanbuli carica; con distintivo di studente universitario della Facoltà di Lettere. non è stato possibile di procedere alla identificazione degli altri due cadaveri perché sprovvisti di documenti. si presume che questi due abbiano subito una perquisizione prima del nostro arrivo e derubati dagli abitanti nelle vicinanze, dei documenti e delle cose personali. Sono stati rinvenuti, nel terreno circostante, Dei generi di conforto farsi un po' dovunque ed un apparecchio radio ricevente trasmittente, a pezzi; il tutto è stato consegnato al Sottotenente Bartolucci Stefano della polizia S/S. Tedesca in Ceggia. Di ritorno da detta missione e mentre continuavano a passare le formazioni di aerei che ritornavano alle loro basi, si è udito il ben noto sibilo del lancio di bombe e degli scopi a distanza. dietro indicazioni, Siamo corsi a Musile di Piave, all'anagrafico N.35 nella sua abitazione, abbiamo constatato la morte della bambina MONTAGNER ADRIANA di Pietro e di Grandin Rita, nata a Musile il 31/1/41. La poveretta è stata raggiunta dallo scoppio della bomba o - o - o - o APPUNTI 30 novembre 1944 Il Commissario [Mancini ?] scrive Prego codesto comando di volermi inviare un breve rapporto sullo sgancio di bombe avvenuto alle ore 13,50 del giorno 22 corrente mese in frazione Chiesanuova o - o - o – o 6/12/1944 In riferimento al foglio sopra [la risposta] o - o - o – o Il 12 dicembre il Commissario prefettizio scrive al Comando della GNR per chiedere un rapporto su quanto avvenuto durante lo sgancio di bombe del 9 dicembre in frazione di Palazzetto e di Isiata Il 18 dicembre di nuovo il Commissario prefettizio scrive al Comando della GNR di San Donà per saper cos’è successo durante il bombardamento del giorno prima. Occorre sapere che Arturo Antoniazzi inviava i suoi rapporti direttamente al comando protezione antiaerea di Venezia o - o - o – o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA Distaccamento di San Donà di Piave S.Donà, 19.12.1944 OGGETTO: Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle persone ed alle cose in seguito ad azione di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento sulle frazioni circostanti la Città di San Donà di Piave nella giornata del 17.12.44 dalle ore 9.20 alle ore 14.30 o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o Correndo l'anno 1944 addì 17.12. ad ore 9.20 venne dato l'avviso di allarme aereo di caccia- Bombardieri. pochi minuti dopo, infatti, si avvistarono di apparecchi che, informazione di combattimento sorvolavano la città. Cominciarono a volteggiare sopra Isiata, Fossalta di Piave, Croce di Piave, Noventa di Piave, Grassaga, Cà Tron lanciando le prime bombe. Noi, Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo, Comandante del Distaccamento della G.N.R. di San Donà di Piave insieme al Milite Bincoletto Bruno al milite Santagata Giuseppe, Milite Scelto Baron Gino, Farinello Giuseppe, vestiti con la nostra divisa ci siamo recati sui luoghi colpiti. Nel cielo intanto gli aerei continuavano a sparare con le mitragliere, a lanciare bombe e razzi incendiari. Si lamentano vari feriti e dei danni alle abitazioni ed all'impianto ferroviario. Dopo le prime constatazioni, si elencavano i seguenti feriti: Zanchetta Guerrino di Antonio di anni 9 residente a San Donà di Piave, frazione di Isiata. Ferito da schegge di spezzone al piede sinistro con probabile ritensione corpo estraneo dichiarato guaribile in 20 giorni salvo complicazioni. Zanchetta Livio di Biagio di anni 7 nato a S.Donà di Piave residente nella Frazione di Isiata, ferito da multiple scheggie alla regione ilieca ed alle costole sinistre con probabile ritensione di corpo estraneo guaribile in 20 giorni salvo complicazioni. Zanchetta Arnaldo di Pietro e di Barbieri Angela nato a S.Donà di Piave in Isiata n.21, ferito da scheggie di proiettile all'addome con perforazioni multiple e fuoriuscita dell’ammento, è affetto da pericolo di vita ricoverato all'Ospedale civile di S.Donà di Piave. Signora Penso Libera di Luigi e di Boscolo Anna nata a Sottomarina (Venezia), residente in Isiata, ferita lacero con strappo al piede destro, frattura delle ossa del tarso, guaribile in giorni 60 ricoverata all'Ospedale di S.Donà di Piave. DESCRIZIONE DEI DANNI: Arrecati alle abitazioni seguenti: al ponte di Grassaga, al casello ferroviario n.36 abitato da Rossi Luigi di Giacomo e di Foresti Veronica nato a S.Stino di Livenza della cL. 1912 già prigioniero in Germania - abitazione di pietre, da scheggie di spezzoni lanciati sulla tenuta Giol. Si segnalano infatti le traccie dello scoppio di 3 spezzoni incendiari. Casa di pietra al n.54 abitata da Girardi Agostino fu Giacomo e fu Battella Anna, nato a Musile di Piave: rottura di vetri alle finestre, larghi buchi ad una tettoia, ed alla tettoia della strada causa scoppio di spezzoni. In detta frazione sulla linea ferroviaria si è constatato il danneggiamento per circa 10 metri di binario e conseguenti strappi ai fini telefonici e telegrafici. A CROCE DI MUSILE: Casello ferroviario N.28/932 abitato da Dalle Vedove Primo di Luigi e di Pavanello Giovanna nato a Noventa di Piave l’11/9/905 del tetto e resa una stanza inabitabile. si lamenta la perdita di Quintali uno frumento e Kg 50 di farina di granoturco. IL COMANDANTE (F.to Brig. Antoniazzi A.) o - o - o - o BIGLIETTO POSTALE DI SERVIZIO URGENTE Li 27 Dicembre 1944 XXIII° San Donà di Piave Oggetto: … sa aerea nemica Al Capo della Provincia Alla Federazione dei Fasci di Venezia Comm.Federale dei Fasci Repubblicani Comando Presidio … Germanico di San Donà di Piave Mi reco a dovere di segnalarvi che verso le 11.30 di ieri 26 dicembre, ad opera di un apparecchio nemico sono state sganciate bombe a lato della strada di Calvecchia - ex statale N. 14 - e precisamente sul terreno di proprietà Rossetto a circa 50 metri linea aerea dalla sede provvisoria degli uffici municipali (Calvecchia 14) gli scoppi hanno prodotto la rottura di tutti i vetri della sede Municipale, e schiantate intelaiature e porte, rendendo temporaneamente inabitabile il fabbricato. Danni sono stati cagionati a numerose case di abitazione della stessa località in un raggio di trecento metri. Nessun morto e qualche leggero ferito. Ho disposto immediatamente l'esecuzione dei lavori per il riatto della sede municipale. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO Mancini o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA Distaccamento di San Donà di Piave S.Donà di Piave li 29/1944/12 OGGETTO/ Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati a persone e cose in seguito ad azioni di bombardamento e mitragliamento da parte di aerei nemici sul cielo di S.Donà di Piave il 26 Dicembre 1944 dalle ore 10 alle ore 16 e caduta di aereo nemico sulla zona di Mille Pertiche. ====================================================================== Correndo l'anno 1944 addì 26 dicembre XIII° alle ore 10 nel cielo di S. Donà di Piave si avvistarono degli apparecchi nemici del tipo caccia bombardieri i quali compirono delle evoluzioni intorno alla città lanciando qualche raffica Intanto le sirene lanciavano il segnale d'allarme. poco dopo, però, venne lanciato il segnale dei bombardieri ed infatti non tardarono dall'apparire grosse e formazioni di detti apparecchi che provenienti da varie direzioni si dirigevano verso N.E. = il passaggio maturato per parecchio tempo, perché poco prima di mezzogiorno si udì una forte detonazione proveniente dalla periferia. avuta certezza che trattavasi di scoppio di bomba lanciata da aereo, Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante del Distaccamento della G.N.R. di San Donà di Piave insieme al Milite scelto Baron Gino, ed ai Militi Maino Egidio, Montagner Luigi e Montagner Guido, Bincoletto Bruno, Mestriner Guglielmo ci siamo diretti verso Calvecchia dove si è supposto avvenuto lo sgancio e il relativo scoppio. === Giunti in detta Località e constatato che la bomba aveva arrecato dei danni abbastanza rilevanti, abbiamo proceduto alla constatazione all’anagrafico N.19, casa di pietra, lesionata gravemente in più parti con perdita totale dei mobili delle stanze da letto, abitata da Baradel Guglielmo fu Angelo e di Perini Luigia nato a S.Donà di Piave il 18/7/74.- Dichiarata inabitabile. === All’anagrafe N.18 costruzione di Pietra abitata da Baradel Pompeo fu Angelo che fu Luigia Perin nato a S. Donà di Piave il 3/5/85, danneggiata in più parti muri lesionati, sia interni che esterni danni rilevati ai mobili, perdita di 10 galline, casa inabitabile. === Anagrafe N.20 costruita di pietra abitata da Dotto Rino di Pietro e fu Costantini Emilia nato a S.Donà di Piave il 25/11/901 casa danneggiata in più parti e perdita totale del mobilio delle camere e della cucina dichiara abitabile. === All’anagrafe N.17 costruzione di pietra abitata da Boeretto Giuseppe di Antonio nato a S.Donà di Piave il 18/5/901 casa danneggiata in più parti sia nei muri interni che esterni come pure risultano danneggiatissimi i mobili delle stanze, oltre a ciò si è constatata la perdita di quintali 1 di farina. === Anagrafe N.20 costruzione di pietra abitata da Trevisiol Luigi fu Antonio e fu Manzotto Luigia nato a S.Donà di Piave nel 1888. === Casa danneggiata al tetto ai soffitti ai muri, dichiarata abitabile, si lamenta la perdita di Kg.60 di farina di frumento. === All’anagrafe N.…, costruzione di pietra abitata da Rosso Rosa Vedova Tonon fu Giacinto nata a Salgareda Nel 1871, casa danneggiata al tetto sui muri interni ed esterni constatata la perdita totale dei mobili e degli indumenti personali. Dichiarata abitabile, constatata la perdita di quintali 2 di frumento. === Anagrafico N.22 costruzione di pietra rosa abitata da Mattiuzzi Anna fu Angelo e di Jopi Maria nata a S.Donà di Piave il 25/7/21, risulta danneggiata al tetto ai muri interni ed ai soffitti; riscontrata la perdita totale dei mobili e del corredo personale di tutta la famiglia, dichiarata abitabile. === Anagrafico N.13 costruzione di pietra casa abitata da Rossetto Luigi fu Amedeo e fu Rossi Maria nata a S.Donà di Piave nel 1886, risulta danneggiata al tetto ai soffitti ed ai muri si interni che esterni, dichiarata abitabile. === Durante la constatazione dei sopra detti danni venne avvistata una formazione di quadri motori nemici che tornavano alla base dopo effettuata la loro missione. all'altezza supposta di Noventa di Piave uno degli apparecchi, colpito da colpo di artiglieria antiaerea si è staccato dalla squadriglia e, dopo di aver gettato Otto uomini dell'equipaggio indossanti il paracadute ha cominciato a manifestare del fuoco a bordo, finché, dopo un impennata, è andato a cadere su un campo in località mille pertiche a Croce di Musile. siamo immediatamente Accorsi sul posto ed abbiamo constatato la distruzione di metà dell'apparecchio sotto al quale giacevano i corpi di due membri dell'equipaggio. insieme a noi, sono intervenuti degli elementi della S.S. Italiana e di gendarmeria Tedesca ai quali è stato affidato il servizio di sorveglianza del relitto che continuava ad ardere. E’ stato disposto un servizio per spegnere l'incendio ed allontanare la gente che si accalcava intorno. Quando l'incendio è stato domato, a furia di palate di terra, si è proceduto al rilevamento del materiale rimasto, e risultando che l'apparecchio apparteneva alla classe dei quadri motori, si è proceduto al recupero della radio di bordo, di quattro mitraglieri pesanti, e relative munizioni, motorini elettrici ed un battello pneumatico munito dei remi e di generi di conforto. La Gendarmeria Tedesca ha preso in consegna tutto il materiale ricuperato ed ha provveduto alla sorveglianza dei resti dell’apparecchio. === Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimettermi una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio della G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di quest’Ufficio. Fatto letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo. Montagner Guido Baron Gino Bincoletto Bruno Mestriner Mario Montagner Luigi Maino Egidio IL COMANDANTE Antoniazzi Arturo o - o - o - o Rapporto del 30/12/1944 del Commissario Al Comando della GNR di Venezia Nel rapporto relativo all’offesa bellica del 26 dicembre corrente ho rilevato che dalla elencazione delle case danneggiate avete omesso .la casa di proprietà degli Eredi Basso posta in via Calvecchia 14 nella quale attualmente è ospitata la sede municipale. [NdC: e anche sede in diradamento di una tre sedi del Liceo Scientifico] Il fabbricato è stato lesionato con lo spostamento di molte porte interne ed esterne con la rottura di tutti i vetri e con la caduta del soffitto ed è stato da me momentaneamente dichiarato inabitabile Il Commissario Prefettizio Cesare Mancini o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA Distaccamento di San Donà di Piave S.Donà di Piave li 30/12/1944 XXIII° OGGETTO/ Rapporto Verbale di constatazione di danni arrecati alle persone ed alle cose, causa mitragliamento e scoppio di bombe lanciate da aerei nemici nel cielo di S.Donà di Piave il giorno 28/12/44 ad ore 14.30. ====================================================================== Correndo l'anno 1944 addì 28 dicembre ad ore 14,30 circa, sei caccia bombardieri nemici comparvero sul cielo di S.Donà di Piave e cominciarono ad eseguire delle evoluzioni sopra e lungo il fiume Piave. Dopo alquante evoluzioni, intese probabilmente a trovare il bersaglio, incominciarono ad aprire il fuoco.= Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento della G.N.R. di S.Donà di Piave insieme ai Militi Montagner Guido e Bincoletto Bruno siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione avvenuta riferiamo quanto segue. E’ stata affondata sul fiume Piave la barca N.651 “Sacra famiglia” carica di legname comandata da Rossi Giordano di Quinto e di Parente Giovanna, nato il 27/6/23 residente a Papezze (Rovigo) mobilitato dall’O.T. la barca risulta di proprietà dell'armatore Bonafini di Venezia. A Musile di Piave è stata constatata in Via Croce al N.36 abitazione del Sig. Calderan Sante fu Basilio e fu nato a Musile nel Dicembre 1898. La casa risulta colpita da bombe nemiche in più parti avariata e non abitabile come pure risulta tutto il mobilio e perduto totalmente quintali 2 di frumento. Al N.38 abitazione del Sig. Calderan Giuseppe nato a Musile di Piave nel Marzo 1886, casa colpita da bombe avariata e dichiarata non abitabile, avariato pure tutto il mobilio e perduto quintali 2 di frumento.== All'anagrafico N.39 casa abitata da Fregonese Antonio fu Sante e fu Bortoli Pasqua, nato a Croce di Musile il 18/3/59, casa colpita da bombe nemiche ed avariata in più parte, dichiarata inabitabile, si ritiene perduto il raccolto di circa quintali due e mezzo di frumento. E’ stato pure mitragliato il treno proveniente da Venezia alla Stazione di Croce riportando danni rilevantissimi, non si lamentano vittime.== Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al comando presidio della G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo.= Montagner Guido Bincoletto Bruno IL COMANDANTE Antoniazzi Arturo o - o - o - o (Busta 478 Anno 1947 cat.8 cl.5 “anni 44-45”) BOMBARDAMENTI, SPEZZONAMENTI E MITRAGLIAMENTI EFFETTUATI A SAN DONA’ DI PIAVE e frazioni durante la guerra 1940/1945 18.7.1944 - Ore 10,30 - Casa Paterna 21.7.1944 - Arg.S.Piave - Testadura 3.8.1944 - Ponte pedonale sul Piave 29.8.1944 - Ponte Ferroviario 23.9.1944 - Ponte sul Piave - Ore 11.30 4.10.1944 - Bombardamento traghetto San Donà 10.10.1944 - Ore 10 alle ore 11.30 - Ospedale 22.11.1944 - Ore 13.50 9.12.1944 - Ore 10.30 17.12.1944 - Ore 9,20 Casello Ferroviario n.36 26.12.1944 - Ore 10 e Ore 16 28.12.1944 - Ore 14,30 22.1.1945 )- Ore 2:30 di notte - Sabbioni 23.1.1945 )- 27.1.1945 - Ore 14:30 Ponte Ferroviario 8.2.1945 - Ore 12 Strada San Donà Noventa 11.2.1945 - Ore 0.40 Rialto Jesolo 17.2.1945 - Linea Ferroviaria - Ponte di Grassaga 20.2.1945 - Ore 4 Passarella 21.2.1945 - Mitragliamento 22.2.1945 - Ore 21 Mitragliamento 4.3.1945 - Ore 5 e ore 11.30 Ferrovia 9.3.1945 - Ore 8 e ore 18 11.3.1945 - Ore 1,30 - Calnova 18.3.1945 - ore 17 - Barconi e Palazzetto 28.3.1945 - Ore 23.30 Carbonera e Code 29.3.1945 - Ore 14,30 Bombardamento e Mitragliamento Code 30.3.1945 - Ore 2,30 3.4.1945 ) - Barconi lungo il Piave 4.4.1945 ) - 5.4.1945 - Calnova e Agenzia Grimani 7.4.1945 - Ore 4 Agenzia Grimani 3.4.1945 - Casa De Faveri verso sera a pochi metri da casa mia o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 2/1/1945 XXIII° OGGETTO Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose in seguito ad azioni di bombardamento e mitragliamento da parte di aerei nemici sulla città di San Donà di Piave il giorno 29/3/45 ad ore 14,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 20 Gennaio XXIII° ad ore 9,30 circa nel cielo [...] Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo, Comandante del Distaccamneto G.N.R. di S.Donà di Piave avevamo [...] [...] Baron Gino Maino Egidio Antoniazzi Arturo o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 19/1/1945 XXIII° Incursione del 26/12/44 Poco prima di mezzogiorno il Comandante del Distaccamento Antoniazzi Artuto e il Milite scelto Baron Gino e i militi Maino Egidio, Montagner Luigi, Montagner Guido, Bincoletto Bruno, Mestriner Guglielmo. Colpiti gli uffici comunali di San Donà al numero 14 di Calvecchia [erano in diradamento] Soffitto della stanza del terzo piano è crollato, tre usci di altrettante stanze sfondate, totale rottura dei vetri delle finestre o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. Il giorno 22/1/1945 XXIII° Il 20 gennaio 1945 alle ore 9,30 sette aerei nemici tipo bombardieri nella via Vallio aprendo il fuoco di mitraglia contro un camion che procedeva verso Gaggio Nel quale c’erano quattro soldati tedeschi uno dei quali muore e gli altri sono feriti Nel frattempo sono stati constatati gravi danni alla casa situata nella stessa via all’anagrafico 46 COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE San Donà di Piave, li 24 gennaio 1945 - XXIII OGGETTO: UFFICIO DI POLIZIA URBANA AL COMMISSARIO PREFETTIZIO di S.Donà di Piave Mi faccio dovere di informarVi che verso le ore 3 del giorno 23 gennaio corrente un apparecchio, dopo aver sorvolato il centro Capoluogo di questo Comune ha sganciato una bomba nei pressi della abitazione del fittavolo Bincoletto Luigi sito al civico numero 75 di via Sabbioni. Lo scoppio della suddetta bomba che è caduta a 60 metri circa dalla abitazione ha provocato leggeri danni al fabbricato. IL CAPO DEI VIGILI URBANI Vazzoler Lo stesso giorno il Commissario prefettizio inviava quindi la comunicazione al Comitato Provinciale Protezione antiaerea: “La notte tra il 22 e il 23 gennaio 1945 alle ore 2,30 un caccia bombardiere sganciò una bomba di grosso calibro in località sabbioni. Nessuna vittima ma ha cagionato danni ai fabbricati.” o - o - o - o Il 29 gennaio 1945 il Commissario Prefettizio Cesare Mancini comunicava al Comitato Provinciale Protezione Antiaerea che “il 27 gennaio alle ore 14,30 aerei nemici hanno sganciato sei bombe sul ponte ferroviario del Piave completandone la distruzione. Successivamente gli stessi cacciabombardieri hanno spezzonato sulla Piave Vecchia una barca dell’Agenzia Zuliani Brasi diretta a Venezia carica di mobilio e derrate alimentari affondandola.” o - o - o - o COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 30/1/1945 XXIII° OGGETTO Rapporto verbale di constatazione di danni causati da azioni di bombardamento e mitragliamento sulla città di San Donà di Piave Musile e Caposile il 27 Gennaio 1945 XXIII° ad ore 13,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 27 Gennaio alle ore 13,30 Venne avvisato l'allarme di mitragliamento aereo. Nel contempo apparvero nel cielo di S.Donà di Piave circa una dozzina di aerei nemici del tipo caccia Bombardieri, i quali, dopo di aver volteggiato parecchie volte intorno alla città cominciarono a gettarsi in picchiata in direzione della ferrovia ed aprirono il fuoco di diradamento e bombardamento. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo comandante il Distaccamento della G.N.R. assieme al Milite scelto Baron Gino, al Milite Bincoletto Bruno, Montagner Guido, Montagner Odo ci siamo immediatamente recati sui posti colpiti ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: Sulla testata del Ponte ferroviario dalla parte di Musile di Piave è stata nuovamente colpita da 6 bombe senza recare alcun danno. Altre due bombe però, hanno colpito ed affondato due barche cariche di ghiaia, destinata ai lavori dell’O.T. Non si deplorano vittime In via San Rocco la casa di pietra segnata all'anagrafico n.34 abitata dal Sig. Lessi Giacomo fu Giacomo, risulta Colpita da scoppio di bombe che ha fatto crollare una baracca adibita ad uso di magazzino agricolo. Lungo la linea ferroviaria e precisamente il Casello Ferroviario N.30 occupato dal cantoniere Ferrovie dello Stato Simonetto Antonio di Pietro si è constatata lo schianto dei vetri delle finestre e delle porte causa scoppio di bomba caduta poco distante. A Caposile causa mitragliamento constatato l’affondamento di una barca da 20 tonnellate carica di mobili e di legname da ardere, padrone Mariotto Giovanni di Attilio di anni 27 residente a Noventa di Piave. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente Verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo.= Baron Gino Montagner Odo Bincoletto Bruno Montagner Guido IL COMANDANTE Antoniazzi Arturo o - o - o – o COMUNE DI S.DONA’ DI PIAVE (Provincia di Venezia) S.Donà di Piave 8.2.1945 OGGETTO: Segnalazione. AL COMMISSARIO PREFETTIZIO DEL COMUNE DI S.DONA’ DI PIAVE Si comunica per competenza che oggi 8 corrente, verso le ore 12,40, quattro apparecchi Caccia Bombardieri Nemici sulla strada Statale S.Donà=Noventa e precisamente nei pressi del palazzo del Conte Ancillotto un camion rimorchio tedesco addetto al trasporto di ghiaia che procedeva verso S.Donà, venne mitragliato e messo fuori uso. Nel contempo uno dei quattro apparecchi si gettò in picchiata a bassa quota e impigliandosi fra i fili telefonici e telegrafici spezzandoli, e nel medesimo tempo precipitava sul suolo nei pressi della casa colonica Rui, distruggendosi. Il camion era già stato fermato appena visti gli apparecchi dal posto di avvistamento n.2. Nessun morto o feriti al personale appartenente alla macchina. IL DIRIGENTE (Giuseppe Lusso) o - o - o - o 9 febbraio 1945 COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE ANTIAEREA V e n e z i a Vi segnalo che ieri 8 Febbraio verso le ore 12 ad opera di caccia Bombardieri nemici è stato mitragliato un autocarro tedesco sulla strada San Donà - Noventa di Piave all'altezza dell'Ospedale Civile di questo Comune. Uno dei quattro apparecchi, nello scendere in picchiata si è impigliato nei fili delle linea telefonica e telegrafica ed è precipitato al suolo incendiandosi. Nella corsa fatta attraverso i campi investiva un gruppo di quattro persone uccidendole tutte. Una ragazza è rimasta uccisa alla stessa ora nella frazione di Palazzetto colpita da scheggie di proiettili della contraerea. Tutto l'equipaggio dell'aereo è rimasto carbonizzato. L'incursione, oltre alla distruzione dell'autocarro ha provocato la rottura delle condutture telefoniche correnti lungo la strada. Altra azione di mitragliamento eseguita sempre verso le ore 12 sullo stabilimento Jutificio situato nei pressi dell'Ospedale, ha provocato danni di qualche entità ai locali di alcuni reparti. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO - Cesare Mancini - o - o - o - o C O M U N E D I S A N D O N A’ D I P I A V E Ufficio di Polizia Urbana ======================= Al Sig. Commissario Prefettizio di SAN DONA’ DI PIAVE Mi pregio informarVi che alle ore o,40 aerei nemici Hanno sganciato n°4 bombe provocando la distruzione di due case in muratura poste in Via Rialto Jesolo e distinte con i numeri civici 2 e 3 nonché una baracca in legno sita in gollena del Piave della stessa via. La barracca era abitata dalla famiglia Bonetto. non si ebbe a deplorare nessuna vittima né feriti. Le case vicine sono state più o meno danneggiate. San Donà di Piave, li 11 febbraio 1945 IL VIGILE URBANO (Olinto Berini) o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 13/2/1945 XXIII° OGGETTO Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose ed alle persone in seguito ad azione di spezzonamento da parte di aerei nemici sul cielo di Grisolera il giorno 12 Febbraio 1945 ad ore 16.= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 12 Febbraio 1945 XXIII° ad ore 16 venne lanciato l'allarme aereo di mitragliamento e, mentre la cittadinanza si disperdeva a cercar rifugio nella campagna, comparve una formazione di sei apparecchi del tipo caccia bombardieri i quali, volteggiando in grandi spirali cercavano, evidentemente, l’obbiettivo da scegliere. Ad un tratto, delle forte detonazioni, avvertirono che era avvenuto uno sgancio. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Santagata Giuseppe siamo accorsi a Grisolera ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: Sul ponte che traversa il Piave mentre il signor De Negri Mario di Luigi nato a Grisolera il 25/3/1925 e residente a S.Donà di Piave in Tombolino, stava transitando con l'intenzione di cercar un rifugio, venne colpito da parecchie schegge di spezzone alla testa ed al braccio sinistro ragione per cui è deceduto all'istante. Si lamenta il crollo della casa segnata all'anagrafico N.2=3 di via Centro che è stata colpita in pieno e rasa al suolo da un spezzone. Detta casa risulta di proprietà della Signora Eugenia Papa. Dalle macerie e rovine di detta casa colpita, risultano feriti Franzin Elio di Erminio nato a S.Donà di Piave l’11/1/1911 residente in Grisolera in via Centro N.2=3 ferito leggermente alla testa. La signora Moro Speranza fu Antonio nata a Favaro Veneto il 5/5/17 residente in via Centro N.2=3 ferita leggermente alla testa. Il bambino Franzin Gian Paolo di Elio e di moro speranza risulta ferito alla testa, alla mano sinistra ed alle gambe. Il bambino Maggiola Mario di Severino e di Moro Pierina nato a Grisolera il 16/8/41 ferita lacera contusa alla nuca. Terso Laura di Amedeo e di Terso Giuseppina nata a Grisolera ed ivi residente in Via Centro N.2=3 ferita leggermente alla testa. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo. IL COMANDANTE Santagata Giuseppe o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DI VENEZIA DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 17/2/1945 XXIII° OGGETTO Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose ed alle persone in seguito ad azione di spezzonamento da parte di aerei nemici nel cielo di S.Donà di Piave durante la notte dell’11/2/1945 ad ore 0,30. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 11/2/XXIII° ad ore 0,30 Entro la città era immersa nel sonno, si udì il rombo di un aereo nemico che sorvolava a bassa quota la località di Via Jesolo. pochi minuti dopo si sono uditi distintamente degli scopi fragorosi da detta direzione. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento della G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Montagner Guido siamo accorsi sul posto ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: L'aereo, passando, ha lanciato un fascio di spezzoni i quali, cadendo hanno provocato il crollo della casa sita in Via Jesolo all'Anagrafico N.2 che è stata colpita in pieno di proprietà di Finotto Vito il quale l'ha abitava insieme alla sua famiglia. si lamenta la perdita totale di ogni cosa. Contemporaneamente è stata colpita pure la casa assegnata coll’Anagrafico N.3 di proprietà dell'Istituto degli Esposti di Venezia ed abitata dalla famiglia di Testaferrata Vincenzo sfollata a Chiarano. E infine si lamenta il danno sofferto alla baracca sita nella stessa Via Jesolo all'Anagrafico N.6 B anche questa risulta colpita in pieno e distrutta travolgendo ogni oggetto di pertinenza della famiglia di Bonetto Amedeo fu Luigi e fu Cuzzolin Anna nato a Noventa di Piave il 24/7/896 e la abitava. Il Sig. Bonetto Inoltre risulta ferito come dare effetto medico, al quinto dito della mano sinistra. è convenuto nell'ufficio di questo comando a denunciare la perdita totale di oggetti di vestiario suoi e della famiglia 3 paia di scarpe di cuoio, 2 soprabiti nuovi,4 vestiti nuovi da uomo 2 paia di pantaloni, una bicicletta semi nuova 3 letti completi. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo. Santagata Giuseppe IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo Allegato al rapporto verbale N. 667/p del 17/2/1945 XXIII° Noi sopracitati. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Da Via Fossetta N.1 casa di pietra, abitata da Rizzetto Angelo fu Francesco e di Antoniazzi Rosa nato nel 1907 a Croce di Musile; detta casa risulta colpita al tetto ed ai muri esterni; nella stalla un due è rimasto ferito ed è stato denunciato del peso di Q.li 8.300.= Si lamentano i seguenti danni al mobilio: una stanza da letto matrimoniale completa; una vetrina contenente piatti, bicchieri ed altre stoviglie; una cassa di legno contenente dei vestiti completi nuovi.= Nel cortile si lamenta la perdita di 25 galline; nella cantina La perdita totale di una botte contenente hl.5 di vino rosso.= Nel granaio Q.li 3 di frumento e Q.li 2 di crusca. Risultano pure feriti i fratelli Baldo Luigi e Baldo Antonio residenti in Musile di Piave, Via Case Bianche. Tutti i feriti sono stati trasportati all'Ospedale Civile di San Donà di Piave. = = = = = = = = = Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. = = = = = = = = FATTO, LETTO, E CHIUSO IN DATA E LUOGO IN CUI CI SOTTOSCRIVIAMO. Farinello Giuseppe Marcuzzo Bruno IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE lì 18/2/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose ed alle persone in seguito ad azione di spezzonamento da parte di aerei nemici sul paese di Fossalta di Piave e Croce di Musile il 17 Febbraio 1945 XXIII° ad ore 15,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 17 Febbraio mentre perdurava l’allarme aereo, avvisato fin dalla mattina alle ore 8 una formazione composta di aerei nemici sorvolare a Fossalta di Piave compiendo delle larghe evoluzioni intorno ad un obiettivo sconosciuto; alle ore 15,30 si udirono delle forti detonazioni provenire da detta località.= Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento della G.N.R. di S.Donà di Piave insieme ai Militi Farinello Giuseppe e Marcuzzo Bruno, siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: Gli aerei hanno preso di mira la stazione ferroviaria e la linea, colpendo entrambe e danneggiandole seriamente.= e è stato scoperchiato il tetto della stazione e risultano infranti tutti i vetri delle finestre; è stato assodato che sono stati lanciati degli spezzoni e qualche bomba.==== Poco più avanti, verso Croce di Musile sono state sganciate delle bombe sulla campagna di certo Fantinello, non meglio identificato; mentre sulla linea veniva constatato il grave effetto provocato dallo scoppio delle bombe lanciate in buon numero, si venne alla scoperta dei cadaveri di due operai, identificati, dai documenti rinvenuti a loro addosso, per certo Sforzin Augusto, nato nel 1925 abitante a Musile di Piave via Case Bianche; Coppo Mario, nato il 10/6/27 a Musile di Piave Paludello.= recavano entrambi delle profonde ferite provocate da schegge di bombe. vennero in seguito scoperti quattro feriti e rispondono ai nomi di: Agostinetto Zennato residente a Musile di Piave Via Case Bianche il quale è stato trasportato all'Ospedale Civile di San Donà di Piave in fin di vita.= Busso Edito nato nel 1928 abitante a Musile di Piave il quale presentava delle ferite alle gambe.= Maschietto Fantina nata nel 1920 abitante a Fossalta di Piave Via Roma N.3 ferita leggermente. Busetto Odino, nato nel 1926 abitanti a Musile di Piave Via Case Bianche anche questi feriti leggermente. Risulta danneggiata la casa di pietra adibita ad uso di abitazione di Blasi Michele sita in Via Fossetta N.2 di cui tetto è in parte crollata causa scoppio di bombe nemiche ed i muri stessi risultano ben colpiti, mentre nell'interno si lamentano le distruzioni di due letti matrimoniali, un altro da una persona, due armadi contenenti il vestiario di tutta la famiglia, due cassettoni contenenti la biancheria, due comodini da notte e due lavandini altri due comodini da notte E due lavandini altri due comodini nella cucina risulta la distruzione di una credenza piatti bicchieri e stoviglie, tovaglie e tovagliuoli. Nei pressi della Ferrovia di Fossalta di Piave causa scoppio di bombe e spezzoni sono stati colpiti e distrutti N.2 buoi del peso complessivo di Q.li 17,500 i quali trainavano un carro agricolo al servizio del Comando Tedesco Egger di Chiesanuova, di proprietà della Contessa Lidia De Sangro fu Giacomo residente a Venezia, la quale accusa un danno di L.75.000.00 per la perdita dei buoi, mentre il carro agricolo risultano di proprietà del colono Favret Luigi fu Alessandro di anni 69 residente a Croce di Musile Via Fossetta N.62 denuncia un danno di L. 35.000.00 essendo stato distrutto insieme agli ani o - o - o - o Ufficio di Polizia Urbana Al Sig. Commissario Prefettizio S.Donà di Piave OGGETTO: Sgancio di alcune bombe nella frazione Passarella Mi pregio informarVi che questa mattina verso le ore 4, un apparecchio nemico, dopo aver ripetutamente sorvolato l'abitato della frazione Passarella, ha sganciato alcune bombe di grosso calibro nei dintorni di detto capoluogo. Una di dette bombe ha colpito in pieno l'argine destro del fiume Piave, all'altezza della casa colonica Ongaretto Francesco, interrompendo completamente il traffico stradale; una seconda bomba è caduta dietro la casa dello stesso Ongaretto, recando danni al fabbricato, ed una terza bomba, quest'ultima è rimasta inesplosa, è caduta nei pressi della colonica abitata dall’agricoltore Bianco, sita nella frazione Palazzetto. Non si lamentano né morti né feriti. Il Capo dei Vigili Urbani Vazzoler S.Donà li 20 Febbraio 1945 o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE lì 22 Febbraio 1945 XXIII OGGETTO/ Rapporto Verbale di constatazione di danni arrecati alle cose ed alle persone in seguito ad azione di spezzonamento da parte di aerei nemici sul paese di Fossalta di Piave e Croce di Musile il 17 Febbraio 1945 XXIII° ad ore 15,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno millenovecentoquarantacinque, addì 22 Febbraio XXIII alle ore 7 venne avvisato l’allarme di mitragliamento sulla Città di San Donà di Piave Ed immediatamente apparvero in cielo due formazioni composte di otto apparecchi ciascuna, del tipo caccia-bombardieri i quali, volteggiando, iniziarono a scaricare spezzoni e mitraglia verso la linea del Piave.= Noi, V.Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento della G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Militi sc. Baron Gino, al Mil. Montagner Guido, Montagner Oddo, Montagner Luigi, Farinello Giuseppe e Mestriner Guglielmo, siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: = = = = = = = = = = = Gli aerei Intendendo di colpire il ponte di Grisolera, hanno, invece, arrecati dei gravi danni alle case ed abitazioni circonvicine. In Via Roma all’anagrafico N.1 abitazione del Dott. Veronese Domenico fu Petronio, colpita da bombe e spezzoni, dichiarata inabitabile.= = = = In Via Centro all'anagrafico N.36 abitazione di Grandin Ricuccio di Augusto, colpita da bombe e spezzoni, dichiarata inabitabile. All'anagrafico N.28 abitazione di Cattelan Agostino fu Luigi, causa bombardamento dichiarata inabitabile.= = = = All'anagrafico N.191 abitazione di Bevilacqua Anna fu Natale, in causa del bombardamento, dichiarata inabitabile.= = = = All'anagrafico N.91 abitazione di Amadio Eugenio fu Giovanni, causa bombardamento e spezzonamento, dichiarata inabitabile.= = = = Abitazione di Boccato Luzio fu Leone, in causa del bombardamento, è stata dichiarata inabitabile.= = = = Abitazione di Teso Federico fu Antonio, causa scoppio di bombe si è constatato un danneggiamento al tetto e lo schianto dei telai delle finestre e porte.= Abitazione di Vezzago Giovanni, causa scoppio di bombe è stata dichiarata inabitabile.= Abitazione di Boccato Livio, causa scoppio di bombe e spezzoni, dichiarata inabitabile.= Ad Jesolo in Via Piave Nuova all’anagrafico N.76 casa colonica, abitata da Piovesan Amedeo fu Antonio In seguito al mitragliamento sono stati incendiati due pagliai provocando la distruzione di Q.i 180 di paglia = All'anagrafico N.60 abitazione di Pasian Luigi fu Antonio, causa scoppio di spezzoni s’incendiava la stalla in cui andarono perduti Q.Li 30 di legna da ardere e Q.li 2 di farina di frumento.= = = A Musile di Piave mentre sul Piave sostavano delle barche, gli aerei volteggiavano intorno, finché ad uno ad uno, si gettarono in picchiata e le colpirono con bombe, spezzoni e mitraglia.= Da informazioni assunte, risulta che la barca carica di cemento, destinata all’Org.Tot di San Donà di Piave, di proprietà di Cavallarin Filippo fu Angelo residente a Chioggia, Attaccata dalla mitraglia venne immediatamente affondata con il carico.= Uguale sorte è toccata ad altra barca carica di generi alimentari destinati ai Comandi dell’=.T. ed appartenente al medesimo proprietario di scritta allo stesso Compartimento di Chioggia.= = = = = Altra barca affondata carica di vino e di generi alimentari il cui padrone risulta Teodoro PietroResidente a Venezia Cannaregio N.3240, trasportante il carico di proprietà della ditta guadalupi di Venezia Campo Manin N.4250.= in via ampol N.15 casa adibita ad uso di abitazioni di bonadio Giuseppe Di Marco, causa azione di ispezionamento risulta danneggiata in più parti, come pure risultano spezzati tutti i vetri delle finestre, e la rottura delle imposte, il crollo dei soffitti di tre locali adibiti ad uso di ufficio.= In tale località sono caduti altri 10 spezzoni in aperta campagna i quali non hanno recato alcun danno.= = Al passo dell’O.T. sono state mitragliate e spezzonate le seguenti barche: “San Giovanni” N.482 di proprietà di Tussato Gugliemo residente a Mira Taglio Via Novissima.= “Maria Dolores” N.410 di proprietà di De Santi Antonio residente in Via Scheo N.11.= = Le suddette barche sono affondate nello stesso momento del mitragliamento.= In Caposile nella località Piave Vecchia risultano affondate le barche seguenti: Barca “San Giuseppe” N.684 di proprietà di Vianello Duino di Achille residente a Pellestrina Calle Vianelli N.484 alle dipendenze della Mittelmeer.= = = In S. Donà di Piave mentre la macchina targata 1240 TV condotta dall'autista Cecchetto Leone residente a Susegana, percorreva la Città, venne mitragliata da un aereo abbassatosi in picchiata.= Risulta che il proprietario è tale Meneghel Giovanni il quale l'aveva messa a disposizione del Comando Superiore Tedesco di San Polo di Piave, la macchina risulta inservibile.= = = = Alza Macchina presa inservibile è stata constatata nel tratto di strada tra San Stino di Livenza e Portogruaro: alle ore 16.20 la macchina targata 8738 VE percorreva tale strada diretta a Venezia in servizio dell'ufficio di alimentazione recante a bordo quattro persone tra le quali un S.T. Tedesco.= all'improvviso un aereo si abbatté in picchiata; i tre viaggiatori scesero e corsero a ripararsi in un fossato poco distante, mentre l’Ufficiale Tedesco rimaneva sulla porticina: in un attimo la macchina si è incendiata e l'ufficiale rimaneva ucciso sul colpo da una pallottola esplosiva che lo aveva raggiunto alla nuca.= Accorsa sul posto la Gendarmeria Tedesca che, dal Milite G.N.R. appartenente a questo Comando, che transitava in bicicletta di ritorno da una missione, ricevettero in consegna il cadavere e rilevare i dati dell'infortunio.= = = = Di quanto sopra abbiamo compilato il presente Rapporto Verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di San Donà di Piave, una al Comando Presidio G.N.R. ed un'altra agli atti di questo Ufficio.=Fatto, letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. Montagner Oddo Mariuzzo Giuseppe Montagner Guido IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o - o - o - o Al COMMISSARIO PREFETTIZIO del Comune di S.Donà di Piave Oggi 21 febbraio corr. verso le ore 11,30 alcuni aerei nemici Dopo aver ripetutamente mitragliato a bassa quota il centro abitato hanno sganciato alcune bombe non di grosso calibro nei pressi del Ponte sul Piave. Due bombe sono cadute sull'argine destro del fiume Piave, nel territorio del Comune di Musile, danneggiando l'argine stesso in modo tale da dover interrompere il traffico stradale. Altre bombe di numero imprecisato sono cadute parte nel fiume Piave e parte nella golena sinistra di detto fiume. Non si lamentano né morti né feriti tanto tra la popolazione civile quanto tra la massa di operai impiegati nei lavori di scavo delle opposte sponde. Tanto per dimostrarvi la potenza delle pallottole sparate dagli aerei, vi informo che una sola pallottola dopo essere entrata da un balcone chiuso della abitazione della famiglia Da Villa sita alla n.22 in via Italo Balbo, ha avuto la forza di perforare ancora due porte interne delle camere da letto, squarciandole, conficcandosi poi in un muro maestro. Anche questa mattina giorno 22 febbraio verso le ore 10,30 alcuni aerei nemici hanno ripetutamente mitragliato a bassa quota il centro capoluogo e le due opposte sponde del Piave. Non si lamentano né morti né feriti solo danni ad un camion che sostava in Via Ettore Muti ed ad una autovettura che sostava in via Gorizia. Anche la casa di proprietà del Sig.Ortolan Angelo sita in Via Ettore Muti è stata danneggiata dal mitragliamento. S.Donà di Piave 22 febbraio 1945 - XXIII° IL CAPO DEI VIGILI URBANI Vazzoler o - o - o – o Al Commissario Prefettizio Mi pregio informarvi che ieri 22 febbraio verso le ore 21 apparecchi nemici hanno sganciato due bombe di grosso calibro presso il cimitero nuovo. Non si lamentano né morti né feriti. Stamane tra le 8 e le 9 alcuni aerei nemici hanno sorvolato a bassa quota il centro abitato e le opposte sponde del Piave nel tratto dal ponte ferroviario alla località Sostegno mitragliando ripetutamente la popolazione civile e gli operai addetti ai lavori. Detti aerei hanno anche lanciato dei fusti di benzina vuoti e pieni [serbatoi di benzina supplementari] uno dei quali caduto nei pressi dell’Agenzia Agricola Grimani si è incendiato cagionando ustioni a un operaio. Non si lamentano né morti né feriti, solo danni ai traghetti della Todt. S.Donà di Piave 23 febbraio 1945 - XXIII° IL CAPO DEI VIGILI URBANI Vazzoler o - o - o - o 23 febbraio 1945 AL COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE ANTIAEREA V e n e z i a Vi segnalo che nella serata di ieri 22 febbraio verso le ore 21 sono state sganciate da apparecchi nemici due bombe nei pressi del cimitero nuovo senza cagionare vittime né danni a fabbricati. Stamane 23 febbraio fra le ore 8 e 9, altri apparecchi hanno sorvolato e mitragliato a bassa quota il centro abitato e le opposte sponde del Piave, causando danni ai traghetti della Todt. Dai suddetti apparecchi sono stati lanciati altresì fusti di benzina vuoti e pieni, uno dei quali caduto nei pressi della Agenzia Agricola Grimani Si è incendiato producendo ustioni ad un operaio. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO - Cesare d. Mancini o - o - o - o APPUNTI Al Commissario Prefettizio 5 marzo 1945 Mi pregio informarVi che ieri 4 corrente alle ore 11 aerei hanno sganciato bombe sul ponte della ferrovia in località Fossà e lungo il tratto della stessa nelle vicinanze della stazione. Bombe sono state sganciate anche in Isiata presso il mezzadro Ervas Alessandro e nella frazione di Calnova nelle vicinanze dell’Azienda Agricola Velluti verso le ore 1,30 di oggi. Non si lamentano vittime, solo danni a casa coloniche. IL VIGILE URBANO Olinto Berini [Olinto Berini aveva i capelli bianchi a spazzola; dopo il radiamento di ] o - o - o - o APPUNTI 5 marzo 1945 AL COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE ANTIAEREA V e n e z i a Vi segnalo che ieri 4 marzo alle ore 5 sono state sganciate alcune bombe lungo la linea ferroviaria per Trieste nel tratto da questa stazione al ponte sul canale Grassaga e verso le 11,30 altre bombe su quest’ultimo ponte che non è stato colpito. Distruzione di fili telegrafici e telefonici. Anche stamane verso le 1,30 sono state sganciate bombe nella frazione di Calnova e nella località Fossà. Non gravi danni a case di abitazione; senza vittime umane. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO Cesare Mancini o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 9/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto Verbale di constatazione di danni arrecati a due animali bovini in località Fiorentina la mattina del 7 Marzo 1945 XXIII° alle ore 8 in seguito ad azione di mitragliamento da parte di aerei nemici sul cielo di S.Donà di P. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 7 Marzo XXIII° alle ore 8 durante l’allarme aereo e nel cielo di S. Donà di Piave volteggiavano degli aerei nemici, Bonadio Augusto fu Giov. e fu Orlando Maria, nato il 5/7/91 residente in S.Donà di Piave in via Mussetta di Sotto, si trovava in località Fiorentina e transitava conducendo un carro trainato da due mucche. Ad un tratto 4 aerei si lanciarono ad uno ad uno in picchiata lanciarono delle raffiche di mitraglia che colpirono in pieno il carro ed i bovini, mentre il conducente si rifugiava in un fosso. Passato il pericolo si dovette constatare il decesso per ferite di una mucca incinta in 5 mesi risultata di proprietà di Bonadio Augusto il quale lamenta un danno di L.20.000, l'altra bestia risulta di proprietà del fratello Marco ed è stata dichiarata in fine di vita. Per tale fatto Noi, V.Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante del Distaccamento G.N.R. di S. di P. insieme al Milite scelto Baron Gino siamo accorsi sul posto per le constatazioni di quanto su riferito. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di P., una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. Baron Gino IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 10/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto Verbale di constatazione di danni arrecati alle persone e alle cose in seguito ad azione di bombardamento e spezzonamento da parte di aerei nemici sulla città di S.Donà di P. la mattina del 4 marzo 1945 ad ore 4,30.= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 4 del mese di Marzo XXIII° alle ore 4,30 mentre nel cielo di S. Donà di Piave volteggiavano degli aerei nemici che lanciavano delle raffiche di mitraglia degli spezzoni e delle bombe. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Bincoletto Bruno, siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione avvenuta riferiamo quanto segue: Gli aerei, dopo di aver sorvolato il centro della città, si sono portati vicino alla stazione ferroviaria, con l'evidente intenzione di bombardare la linea, la quale, non risulta danneggiata, ma invece sono stati colpiti i seguenti edifici urbani: In Via Ereditari all'anagrafico N.111 abitazione di proprietà del Sig/ Dotta Pietro fu Andrea la casa danneggiata causa scoppio di bombe e regia inabitabile è crollato di soffitto e sono stati infranti i vetri delle finestre. All'anagrafico N.110 abitazione di proprietà della signora Alba Perissinotto Ved. Silvestri nata il 24/10/99 causa scoppio di bombe risulta diroccata. Si lamenta il crollo del soffitto e la rottura delle finestre. All'anagrafico N.114 fabbricato adibito a laboratorio di segheria della Ditta Munari Marco fu Cristiano, causa scoppio di bomba,Risulta danneggiato sono schiantate le varie pareti di legno. Sovrastante il laboratorio vi è l'abitazione della famiglia Munari, in cui risulta le rotture dei vetri delle finestre e lo schiantamento delle porte risulta abitabile. All'anagrafico N.65 abitazione di Boggiani Giulio fu Angelo, causa scoppio di bombe, casa danneggiata crollo di qualche parte di soffitti e rottura dei vetri delle finestre. All'anagrafico N.116 casa di proprietà di Munari Marco abitata da Piovesan Alessandro fu Antonio del 1893 danneggiatissima e resa inabitabile, si lamenta la perdita dei piatti e stoviglie in cucina. In via Mussetta all'anagrafico N.6 abitazione di Marin Girolamo fu Antonio causa bombardamento si constata la rottura di tutti i vetri delle finestre il crollo in parte di soffitti e del tetto resa per buona parte inabitabile. All'anagrafico N.7 abitazione di Finotto Maria in Celletti causa il bombardamento, risulta il crollo di soffitto e del tetto tutti i vetri infranti resa in parte inabitabile viene pure denunciata la perdita di un maiale. All'anagrafico N.10 abitazione di Constantin Luigi fu GioBatta risulta gravemente danneggiata causa lo scoppio di bombe, si deve registrare il crollo di soffitti lo schianto di porte e la rottura dei vetri delle finestre. All'anagrafico N.11 abitazione di Nardean Giuseppe fu Giacomo rottura dei vetri delle finestre, risultano muri e pareti perforati dalle schegge di bomba, dichiarata abitabile. All'anagrafico N.12 rottura dei vetri delle finestre, porte schiantate abitazione di Zanutto Bruno di Luigi dichiarata abitabile. o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 15/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto Verbale di constatazione di danni arrecati alle cose ed alle persone in seguito ad azione di bombardamento mitragliamento spezzonamento sulla città di S.Donà di Piave il giorno 9/3/45 dalle ore 17,30 circa = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 9 del mese di marzo sulla città di S.Donà di Piave Alle ore 8 è stato avvisato il segnale di allarme aereo e è durato fino alle ore 18. Alle ore 17:00, 30 quattro B motori si avventarono sulla zona dei lavori eseguiti sulla linea del Piave e lanciarono delle raffiche di mitraglia, bombe e spezzoni. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Santagata Giuseppe siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione eseguita riferiamo quanto segue: Taglio di Passarella in Chiesanuova all'anagrafico N.2 abitazione di Padovan Italio fu Giuseppe nato a S.Donà di Piave il 7/3/95 causa scoppio di spezzoni lamentava la rottura di tutti i vetri delle finestre, il tetto risulta colpito da schegge come pure il muro della facciata di levante risulta tutto traforato da pallottole di mitraglia. All'anagrafico N.63 abitazione di . . .ven Giovanni fu Andrea nato a Jesolo l’8/11/70. causa a scoppio di due spezzoni rottura di N.30 vetri di finestre - constatato parecchie lesioni ai muri della facciata sopra al granaio pure la stalla è stata colpita ed i muri risultano perforati da schegge e pallottole di mitraglia. All'anagrafico N.4 abitazione di Perissinotto Ermenegilda fu Andrea nata a Chiesanuova il 12/3/87. causa scoppio di spezzoni si è constatata la rottura di tutti i vetri delle finestre e lo scoperchiamento di una buona parte del tetto. All'anagrafico N.1 abitazione di Bertocco Ferdinando di Luigi nato a Musile di Piave l’11/3/908 causa scoppio di bombe nemiche si è verificata la rottura di tutti i vetri delle finestre. Una baracca adibita ad uso di granaio è stata scoperchiata. Schiantamento di tutte le porte. All'anagrafico N.1A abitazione di Rosin Valentino fu Vincenzo nato nel 1872 Baracca distrutta causa scoppio di bombe. All'anagrafico N.5 in via Ba. .bella abitazione di Canno Girolamo nato a Musile di Piave (Croce) il 2/1/. . Causa scoppio di bombe tutti i vetri risultano infanti i muri sono screpolati ed il tetto è pericolante. In Chiesanuova all'anagrafico N.3 abitazione di Tilli Torello fu Giuseppe nato a Firenze il 17/3/92 causa spostamento d'aria si è constatata la rottura di tutti i vetri delle finestre e lo schiantamento di tutte le porte. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. M. Santagata Giuseppe = = = = = = = = = IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o – o – o - o APPUNTI Al commissario Prefettizio 19 marzo 1945 Vi informo che ieri 18 marzo verso le ore 17 aerei nemici hanno sganciato bombe ed effettuato azioni di mitragliamento in località Palazzetto di questo Comune. Mitragliati i due barconi che effettuano colà servizio per il passaggio da una all’altra sponda uno dei quali è affondato e l’altro colpito, rendendo così inservibile il passaggio stesso. Non vittime ma solo danni a casa coloniche IL VIGILE URBANO Olinto Berini o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 22/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Constatazione dei danni arrecati alle persone e alle cose in seguito ad azione di bombardamento sulla città di San Donà il 23 settembre 1944 [?] alle ore 14. Morte di Vallese Guerrina e di Ongaretto Gisella di tre anni e mezzo tra le macerie di via Code 17. IL COMANADANTE Vicebrigadiere Antoniazzi Arturo o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 23/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto Verbale di lancio di bombe a farfalla in S.Donà di Piave in località di Via Calnova al N.85 es al N. … della mattina dell’11/3/45 e conseguente … = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 11 del mese di Marzo alle ore 1,30 Parecchie formazioni di aerei nemici film di cui tipo non è stato … causa l'oscurità, si sono … sulla città lanciando circa un migliaio di bombe denominate “a farfalla” sui campi e sulle campagne … in Calnova all'anagrafico N.69. Alla mattina alle ore 6,30 consiglio del suddetto . . . .. S.Donà di Piave. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Maino Egidio Sul posto sono stati piantati dei coltelli in acciaio inox . . . Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di P., una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. Maino Egidio = = = = = = = = = IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o - o - o - o o - o - o - o COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE Ufficio Polizia Urbana OGGETTO: Incursione nemica Al COMMISSARIO PREFETTIZIO di S.Donà di Piave Vi informo che ieri verso le ore 17:00 aerei nemici hanno sganciato bombe ed hanno effettuato azioni di mitragliamento in località Palazzetto di questo Comune. Mediante azione di mitragliamento i due barconi che effettuano colà servizio per il passaggio da una sponda all'altra del Piave di mezzi civili e militari sono colpiti da raffiche di mitraglia uno dei quali è affondato rendendo così inservibile il passaggio stesso. Non si ebbe ad esplorare vittime ma solo danni a case coloniche. S.Donà di Piave, 19 Marzo 1945 - XXIII°. IL VIGILE URBANO Olinto Berini o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE DELLA G.N.R. DISTACCAMENTO DI S.DONA’ DI PIAVE S.Donà di Piave lì 20/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle case di proprietà di Vianello Margherita sita in località Palazzetto causa bombardamento da parte di aerei nemici il 18/3/45 alle ore 14.= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 18/3/ alle ore 15,30 è stato avvisato il segnale di allarme Il poco dopo sono comparsi in cielo, delle formazioni di aerei nemici le quali si sono disposte in linea di combattimento iniziando l'azione di bombardamento sulla località Palazzetto. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Moschini Carlo e Mestriner Guglielmo siamo accorsi sui luoghi colpiti ed a constatazione avvenuta riferiamo quanto segue. Gli aerei dopo di aver sorvolato la città si sono portati su palazzetto dove hanno sganciato 4 bombe di medio calibro e andarono a colpire le adiacenze delle seguenti case: All'anagrafico N.24 proprietà di Vianello Margherita abitata dal Dott. Giovanni Ronchi, causa lo scoppio di bombe provocava la rottura di tutti i vetri delle finestre, la rottura dei telai e lo schianto delle imposte. Le facciate risultano forate dalle schegge. All'anagrafico N.20 della stessa proprietà abitata da Camillo Brunelli si sono constatati i medesimi danni della casa segnata all'anagrafico N.21 della stessa proprietà abitata da Franzin Gabriele. All'anagrafico N.25 sempre della medesima proprietà abitata da Brollo Giuseppe sono stati constatati gli stessi danni. All'anagrafico N.31 di proprietà del Dott. Luigi Alverà di Mario abitata da Jep Vittorio Agente Agricolo. Causa a scoppio di bombe si lamenta la rottura di tutti i vetri delle finestre con relativo sconquasso dei telai e delle imposte. All'anagrafico N.27 abitata da Martuzzo Guglielmo Si segnala la presenza di una bomba inesplosa. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando Presidio G.N.R. di S.Donà di Piave e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. Moschini Carlo Mestriner Guglielmo = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = IL COMANDANTE V. Brg Antoniazzi Arturo o - o - o - o San Donà di Piave; lì 29 marzo 1945 Al Commissario Prefettizio S. Donà di Piave OGGETTO: azioni di bombardamento e spezzamento. Mi pregio informarVi che la scorsa notte verso le ore 23.30 aerei nemici hanno sganciato alcune bombe di medio calibro lanciandovi anche dei spezzoni in Via Piave, Via Carbonera e frazione Code. Da tali azioni è stata semi distrutta la casa di proprietà della signora Dus Marina Ved. Boccato, lesionate le case di proprietà dei F.lli Rorato fu Isaia, pure lesionata la casa di proprietà dei F.lli Zoccatto [?] fu Alessandro, semidistrutte quattro baracche di proprietà del Sig. Montagner Luigi fu Angelo. Da tale bombardamento e spezzonamento non si lamentano né morti e né feriti. Nel luogo di tali azioni una settantina circa di operai stavano scaricando una barca di cemento per conto della Organizzazione Todt ancorata alla sponda sinistra del fiume Piave. IL CAPO DEI VIGILI URBANI Vazzoler o - o - o - o A MEZZO CORRIERE DELLA GUERRA COMUNE DI SAN DONA’ DI PIAVE 30 marzo 1945 COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE ANTIAEREA V E N E Z I A Vi segnalo che ieri 29 marzo alle ore 14:30 aerei nemici hanno sganciato bombe nella località Code di questo Comune distruggendo una baracca senza cagionare vittime umane. Stamane 30 marzo alle ore 2:30 aerei nemici hanno ancora sganciato bombe nella località Palazzetto demolendo parte del fabbricato di proprietà della Amministrazione Gaggia abitato dal colono Trevisan Giuseppe che rimase ferito insieme con la moglie ed un figlio. Sono rimaste danneggiate anche alcune stalle della stessa Amministrazione. La baracca distrutta era di proprietà Trevisiol Giovanni, numero civico 32/B. IL COMMISSARIO PREFETTIZIO Mancini o - o - o - o APPUNTI 617° COMANDO PROVINCIALE G.N.R. COMPAGNIA TERRITORIALE I° SQUADRA S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 31/3/1945 XXIII° OGGETTO/Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle persone ed alle cose in seguito ad azioni di bombardamento e mitragliamento del 29/3/1945 alle ore 14,30 circa in San Donà. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Alle ore 14,30 del 29 marzo del 1945 allarme fin dalle ore 8 quattro caccia bombardieri dopo aver lanciato raffiche di mitragliatrici hanno sganciato 4 bombe in località Code. Gli aerei mirando a colpire le sponde del Piave per danneggiare i lavori in corso di esecuzione hanno sganciato quattro bombe. Due sono andate a scoppiare nella campagna, una è caduta poco lontano dalla baracca adibita ad uso di abitazione sita nella sopradetta via Code all’anagrafico 22/B e una quarta l’ha colpita in pieno distruggendola insieme a tutti gli oggetti di Trevisiol Giovanni capofamiglia di 14 persone. La baracca era lunga m. 20 e alta 3, tutta in legno che risulta schiantata e inservibile Antoniazzi Arturo o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE G.N.R. COMPAGNIA TERRITORIALE I° SQUADRA S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 31/3/1945 XXIII° OGGETTO/Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle persone ed alle cose in seguito ad azioni di bombardamento e spezzonamento da parte di aerei nemici sulla città di S.Donà di Piave durante la notte del 30 Marzo 1945 ad ore 2,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 30 Marzo alle ore 2,30 circa in S.Donà di Piave in Una delle tante incursioni compiute dall'aereo nemico nelle ore notturne, sono state lanciate dallo stesso, parecchie bombe, e spezzoni che hanno colpito la località di Palazzetto. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo comandante la compagnia territoriale I° Squadra S.Donà di Piave insieme al Milite Bincoletto Bruno siamo accorsi sul posto ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: L'aereo, giunto all'altezza di detta località Ha sganciato sei bombe e circa 20 spezzoni che sono caduti intorno alle case danneggiandole e ferendo gli abitanti. Non si . .ono vittime finora. I feriti sono stati ricoverati nell'Ospedale Civile di S.Donà di Piave. TREVISAN GIUSEPPE fu Carlo E di Damo Giovanna nato a San Donà di Piave il 13/9/96 residente in Palazzetto all'anagrafico N.12 presenta grave ferita lacero alla spalla destra guaribile in giorni 30 s.c. GABA.OA GENOVEFFA in Trevisan nata a Cessalto il 19/8/98 ferita l'acero al braccio destro ed alla testa guaribile in 30 giorni s.c. TREVISAN GUIDO di Giuseppe e di Gabaria Genoveffa nato a San Donà di Piave il 2/3/1936 presenta ferita al braccio ed al piede sinistro guaribile in giorni 30 salvo complicazioni. Vennero constatati i seguenti danni: la casa segnata con l'anagrafico N.12 è stata dichiarata inabitabile causa scoppio di bombe e spezzoni che ne ha provocato la caduta di una parte del tetto, ha forato i muri schiantando ovunque porte e finestre distruggendo i seguenti oggetti di proprietà di Trevisan Silvio fu Carlo nato il 13/1/89, N.1 letto matrimoniale - N.1 bicicletta nuova - N.2 vestiti da uomo - N.1 vestito nuovo da bambina, etc. Nel granaio si lamentano le seguenti perdite: Q.li 200 di granoturco in pannocchie per gli animali. Si lamenta la perdita di due corredi completi da sposa, oltre a ciò risultano mancanti per distruzione di 10 lenzuola, 2 materassi di lana, con soprabito nuovo da uomo. Nella stalla veniva gravemente danneggiato un carro agricolo ed 1 erpice. All'anagrafico N.11 casa colonica abitata da Mutton Matteo fu Domenico e fu Bello Angela nato il 16/12/95 a S.Donà di Piave causa scoppio di spezzone lanciato da aerei nemici, si lamenta il ferimento di due bovini del peso di Q.li 5 cadauno e il crollo di una parte del tetto della stalla. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per rimetterne una alla Pretura di S.Donà di Piave una al Comando 1° Plotone S.Donà e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in luogo in cui ci sottoscriviamo. Baron Gino, o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE G.N.R. COMPAGNIA TERRITORIALE I° SQUADRA S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 31/3/1945 XXIII° OGGETTO/ Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose in seguito ad azioni di bombardamento e mitragliamento da parte di aerei nemici sulla città di San Donà di Piave il giorno 29/3/45 ad ore 14,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 29 del mese di Marzo alle ore 14,30 mentre perdurava l'allarme aereo avvisato fin dalle ore 8:00 sono comparsi quattro apparecchi del tipo caccia Bombardieri i quali, dopo di aver più volte virato di bordo, lanciando delle raffiche di mitraglia hanno sganciato quattro bombe Nella località di Via Code. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo Comandante la Compagnia Territoriale I° Squadra S.Donà di Piave insieme al Milite Polidori Emilio siamo accorsi in detta località ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: Gli aerei sopradetti tirando a colpire le sponde del Piave per danneggiare i lavori in corso di esecuzione, hanno sganciato quattro bombe le quali sono andate a scoppiare nella campagna un'altra è caduta poco lontano dalla baracca adibita ad uso di abitazione, sita nella sopradetta Via all'anagrafico N.22/B e la quarta l’ha colpita in pieno, distruggendola insieme a tutti gli oggetti di pertinenza di Trevisiol Giovanni fu Giuseppe e fu Franzo Margherita nata a S.Donà di Piave l’11/7/73 colono, capo famiglia di 14 persone. La baracca era lunga m.20 ed alta m.3 tutta di legno, risulta schiantato ed il materiale reso inservibile. Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per immetterne una alla Pretura di San Donà di Piave una al I° Plotone di San Donà di Piave (Presidio) e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo.= Polidorio Emilio Per il COMANDANTE Baron Gino o - o - o - o 617° COMANDO PROVINCIALE G.N.R. COMPAGNIA TERRITORIALE I° SQUADRA S.DONA’ DI P. S.Donà di Piave lì 31/3/1945 XXIII° Rapporto verbale di constatazione di danni arrecati alle cose in seguito ad azioni di bombardamento e mitragliamento da parte di aerei nemici sulla città di San Donà di Piave durante la notte del 20 Marzo 1945 ad ore 2,30 circa. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Correndo l'anno 1945 addì 30 Marzo alle ore 2,30 circa in S.Donà di Piave in una delle tante incursioni compiute dall’aereo nemico nelle ore notturne, sono state lanciate dallo stesso, parecchie bombe e spezzoni che hanno colpito la località del Palazzetto. Noi Vice Brigadiere Antoniazzi Arturo comandante il Distaccamento G.N.R. di S.Donà di Piave insieme al Milite Bincoletto Bruno siamo accorsi sul posto ed a constatazione effettuata, riferiamo quanto segue: L’aereo, giunto all’altezza di detta località ha sganciato sei bombe e circa venti spezzoni che sono caduti intorno alle case danneggiandole e ferendo gli abitanti. Non si deplorano vittime finora. I feriti sono stati ricoverati nell’Ospedale Civile di S.Donà di Piave. TREVISAN GIUSEPPE fu Carlo […] […] Di quanto sopra abbiamo compilato il presente rapporto verbale in triplice copia per immetterne una alla Pretura di San Donà di Piave una al I° Plotone di San Donà di Piave (Presidio) e l'altra agli atti di questo Ufficio. Fatto, letto e chiuso in data e luogo in cui ci sottoscriviamo.= Per il COMANDANTE Baron Gino o - o - o - o o - o - o - o OGGETTO: Azioni belliche S.Donà di Piave 5 Aprile 1945 IL COMMISSARIO PREFETTIZIO di S.Donà di Piave Mi pregiomi informarvi che ieri verso le ore 18 una decina di aerei nemici dopo aver più volte sorvolato il centro abitato del Comune di San Donàe di Musile di Piave, hanno sganciato alcune bombe nei pressi del Ponte stradale sul Piave e nelle due golene. Sono stati danneggiati due approdi della Organizzazione Todt. Gli stessi aerei hanno successivamente mitragliato a bassa quota le opposte sponde del Piave. La controaerea tedesca mobile entrata immediatamente in azione ha colpito un apparecchio che è stato visto allontanarsi verso la zona del mare con incendio a bordo. Da tali azioni non si lamentano né morti né feriti tra la popolazione. IL CAPO DEI VIGILI URBANI Vazzoler o - o - o – o APPUNTI TELEGRAMMA al Comitato Provinciale Protezione Antiaerea Venezia Ieri, 4 aprile 1945, alle ore 18 una decina di aerei nemici ha sganciato diverse bombe nei pressi del ponte stradale sul Piave danneggiando approdi della TODT e successivamente mitragliato a bassa quota le opposte sponde del Piave. Non si sono lamentate vittime. Un apparecchio nemico è stato colpito dalla contraerea tedesca, allontanandosi verso il mare con un incendio a bordo. San Donà 5 aprile 1945 Il Commissario prefettizio Cesare Mancini APPUNTI 6 aprile 1945 Segnalo che ieri 5 aprile 1945 alle ore 17 aerei nemici hanno sganciato nei pressi del ponte stradale sul Piave causando danni agli approdi della Todt e a due abitazioni civili. Nel corso della notte, cioè tra le 22 e le 5 di oggi 6 aprile, sono state ripetute azioni di bombardamento e di mitragliamento sugli argini del Piave anche nel centro abitato del Comune. Una bomba di piccolo calibro è caduta dietro il palazzo municipale causando danni non gravi. Da tale azione due morti e un disperso tra gli operai della SIRT attendenti nei pressi del ponte sul Piave alle riparazioni del cavo telefonico nonché sei feriti dello stesso personale della SIRT. Una bomba è rimasta inesplosa nel viale della Repubblica a 100 m dal palazzo municipale. Il Commissario Prefettizio Mancini dott. Cesare o - o - o – o UFFICIO DI POLIZIA URBANA S.Donà di Piave, 7 Aprile 1945 - XXIII° OGGETTO: Azioni Belliche Al Commissario Prefettizio del Comune di S. DONA’ DI PIAVE Il 5 corrente [aerei hanno sganciato] alcune bombe nelle vicinanze del fiume Piave mitragliando successivamente le due sponde del fiume. Una bomba nei pressi dell’azienda Agricola Grimani in Via Carbonera, un’altra bomba nei pressi dell’abitazione del mezzadro Ceron, frazione Calnova. Tali azioni non hanno provocato né morti né feriti, solo danni all’approdo della TODT e due abitazioni civili. La notte del 5 dalle ore 22 alle ore 5 del 6 aprile aerei nemici favoriti dal fuoco dei bengala hanno ripetutamente bombardato nonché spezzonato e mitragliato il centro abitato di questo Comune e quello di Musile. La maggior parte delle bombe sono cadute sull’argine destro del fiume, altre nella golena sinistra del fiume, una bomba di piccolo calibro è caduta nel Viale della Repubblica [NdR: attuale Viale della Libertà] dietro il palazzo municipale. Due morti e un disperso tra gli operai della SIRT che lavoravano alla riparazione del cavo telefonico nei pressi del ponte sul Piave e 6 feriti tutti appartenenti alla SIRT, tranne uno di Musile di Piave: Raimondo Alfier. Una bomba rimasta inesplosa risulta caduta nei pressi dell’abitazione di Bergamo nel Viale della Repubblica. Da informazioni che circolano nel Comune di Noventa la scorsa notte è stata lanciata una cassa con un centinaio di bombe a farfalla. Il Capo dei Vigili Urbani Vazzoler o - o - o – o C O M U N E D I S A N D O N A’ D I P I A V E UFFICIO DI POLIZIA URBANA S.Donà di Piave, 7 Aprile 1945 - XXIII° OGGETTO: Azioni Belliche Al Commissario Prefettizio del Comune di S. DONA’ DI PIAVE Mi pregio informarvi che questa notte verso le ore 4, aerei nemici hanno sganciato bombe nei pressi della amministrazione Grimani una delle quali rimasta inesplosa è caduta all'incrocio di via Code con la via Carbonera. Da tale azione non si ebbe a deplorare vittime umane, ma solo danni alle abitazioni civili. IL VIGILE URBANO Bernini o - o - o – o APPUNTI TELEGRAMMA al Comitato Provinciale Protezione Antiaerea Venezia Oggi 7 aprile 1945, verso le ore 4 sono state sganciate alcune bombe nei pressi dell’Azienda Agricola Grimani. Danni alle abitazioni civili, non vittime. Una bomba è rimasta inesplosa all’incrocio fra via Code e via Carbonera. Il Commissario prefettizio Cesare Mancini APPUNTI 8 aprile 1945 Antoniazzi Arturo al … Rapporto danni arrecati alle persone e alle cose in seguito al bombardamento a San Donà del 3 aprile 1945 Ore 5: formazione di caccia bombardieri che hanno più volte sorvolato la città; hanno effettuato di parecchi e bombe a farfalla che sono cadute sulle strade principali e sui campi. Alle ore 20 certo Vidotto Riccardo abitante a Fiumicino usciva di casa per passare il traghetto e recarsi all’osteria con altri 4 amici. Essendo l’ultimo, non si è avvisto che la compagnia aveva scartato una bomba a farfalla, perciò avendola urtata con la ruota posteriore ne ha provocato lo scoppio e la conseguente morte improvvisa. Lascia la moglie e 4 figli. o - o - o – o Deliberazione 46 della Giunta Comunale del 9 luglio 1945 Il Sindaco riferisce agli intervenuti che il Ministero dell'Interno, cui a suo tempo vennero di volta in volta segnalate le incursioni aeree verificatesi in questo Comune a fare tempo dal 27 agosto 1944, ebbe ad autorizzare la concessione, a favore del personale dipendente pubblico, dell'indennità assistenziale prevista dal D.L. 16 dicembre 1942 n. 1498, per le incursioni del 28 agosto - 10 ottobre e il 17 dicembre 1944 (Telegramma Prefettizio n. 3572 Gab. del aprile 1944). Che non avendo lo stesso Ministero riscontrato nelle incursioni successive al 17 dicembre 1944 e fino al 17 febbraio 1945, le condizioni di gravità cui è subordinata tale concessione, l'indennità assistenziale di cui Trattasi venne a cessare da questa ultima data. Che posteriormente al 17 febbraio 1945 si verificarono in questo comune le seguenti incursioni aeree delle quali vennero fatte alla prefettura di Venezia le debite tempestive segnalazioni: 1. 20 febbraio 1945 - telegramma di Stato n.1589 - 20/2/1945; 2. 21 febbraio 1945 - telegramma di Stato n.1649 - 22/2/1945; 3. 22 febbraio 1945 - telegramma di Stato n.1671 - 23/2/1945; 4. 4 marzo 1945 - telegramma di Stato n.2041 - 5/3/1945; 5. 18 marzo 1945 - telegramma di Stato n.2484 - 20/3/1945; 6. 28 marzo 1945 - telegramma di Stato n.2790 - 29/3/1945; 7. 29 marzo 1945 - telegramma di Stato n.2820 - 20/2/1945; 8. 4 aprile 1945 - telegramma di Stato n.3007 - 5/4/1945; 9. 5 aprile 1945 - telegramma di Stato n.3008 - 6/4/1945; 10. 7 aprile 1945 - telegramma di Stato n.3054 - 7/4/1945. Che infine l'ultima incursione aerea, con sgancio di bombe e con gravi danni a taluni edifici del centro abitato, ebbe a verificarsi nella notte del 27 aprile u.s. Che il competente Ministero non si è però finora pronunziato circa il riconoscimento delle condizioni di gravità che possono legittimare la prosecuzione dell'indennità assistenziale di cui è più sopra cenno a favore del personale dipendente, per il periodo successivo al 17 febbraio 1945. Che d'altro canto, ha avuto riguardo alle particolari condizioni di disagio economico nelle quali si trova la classe impiegatizia nel momento attuale, urgente rimuovere ogni ulteriore remora al ripristino della indennità stessa con effetto dal 20 febbraio c.a. e sino al compimento del secondo mese dalla data dell'ultima incursione verificatasi. dato atto che il comune ha già richiesto alla prefettura di Venezia l'anticipazione dei fondi all’uopo concorrenti disponendone lo stanziamento relativo nel bilancio di previsione del bimestre maggio- giugno 1945 (L. 162.236-) LA GIUNTA MUNICIPALE udita la relazione della sig. sindaco, a voti unanimi, D e l i b e r a - di chiedere alla prefettura di Venezia l'autorizzazione a ripristinare, a favore del personale dipendente da questo comune, l'indennità assistenziale di cui al D.L. 16/12/1942 n. 1498, con decorrenza 20 febbraio 1945 e con L'intesa e l'indennità stessa cessi di effetto il 27 giugno c.a.; - di richiedere alla stessa prefettura l'anticipazione dei fondi concorrenti per il pagamento relativo, nel preavvisato importo di L. 162.236-. Letto, approvato e sottoscritto. I L S I N D A C O B. Feruglio IL SEGRETARIO CAPO Alessandro Vivalda o - o - o - o San Donà di Piave, li 21 Ottobre 1945 Ill/ mo Sig. Prefetto V E N E Z I A Le comunico una breve nota sulla situazione del Comune di San Donà di Piave, venutasi a creare in seguito alle vicende belliche e più particolarmente in seguito ai bombardamenti verificatisi nella seconda metà del 1944 e nei primi mesi del 1945. 1) Fabbricati completamente distrutti N.94 con vani 685 2) Fabbricati gravemente danneggiati N.169 con vani 150 completamente distrutti, 614 gravemente danneggiati, 820 lievemente danneggiati. 3) Ospedale Civile del Mandamento di San Donà di Piave capace di circa 300 letti completamente distrutto. 4) Gravemente danneggiati l'edificio delle scuole comunale del centro con perdita di quasi tutto l'arredamento, l'edificio della Pretura e del Palazzo Municipale.= 5) Danneggiate N.70 baracche di proprietà comunale e N.450 di proprietà privata. Le baracche sono tutte residuate della guerra 1914-1918 ed erano già ridotte male per la vetustà. Circa 200 baracche di proprietà privata sono in possesso di persone povere ed indigenti. Circa 5.000 persone abitano queste barche in condizioni veramente pietose e non possono essere altrimenti allogate per assoluta mancanza di abitazioni, urge però ripararle.= 6) Un centinaio di famiglie sono sprovvisti di indumenti, biancheria, letti e coperte; molte altre sono con maggiori o minori deficienze. IL PAESE PERCIO’ CHIEDE APPOGGI ED AIUTI: 1) Per la costruzione di un padiglione da aggiungere alla Villa Ancillotto attualmente adibita ad Ospedale Civile e capace solo di 100 letti. 2) Un rimborso delle spese incontrate per l'adattamento dell'Ospedale Civile. 3) Un importo per il riatto delle baracche comunali e di proprietà indigenti. Preventivo 2.000.000.= 4) Assegnazione di effetti di vestiario, biancheria, letti e coperte per la popolazione sprovvista. 5) Assegnazione di un importo per le ricostruzioni dell'arredamento scolastico non di competenza del Genio Civile.= Quanto sopra in vista di una relazione dettagliata che Le sarà inviata prossimamente. IL SINDACO (geom. Beniamino Feruglio) o - o - o - o Treviso li 29 ottobre 1945 Al sindaco di San Donà di Piave A S.E. IL PREFETTO Avv. RAMANZINI Leopoldo -TREVISO- ALLA FEDERAZIONE DEL P.D’Azione -TREVISO- AL COMITATO LIBERAZIONE NAZ.-TREVISO- AL COMANDO BRIGATA “F.D’ITALIA”-VAZZOLA- AL COMITATO L.N. -S.POLO DI PIAVE- AL COMITATO L.N. -ODERZO- AL COMITATO L.N. -MONASTIER- AL COMANDO PRESIDIO AERONAUTICO -TREVISO- AL COMITATO L.N. di CIMADOLMI (Treviso) OGGETTO: Onoranze funebri - Martiri: Fratelli SCARDELLATO e BONFANTE Angelo da Monastier Lo scrivente, Comandante il 3° Battaglione della Brigata “Fratelli d’Italia”, il quale ebbe alle proprie dipendenze per lunghi mesi i martiri SCARDELLATO Giuseppe SCARDELLATO Ruggero BONFANTE Angelo I quali venivano dopo mostruose torture fucilati nel viale della Stazione di San Donà di Piave il giorno 10 dicembre 1944, porta a conoscenza e il giorno 31 correntemente alle ore 9,30 in Monastier avranno luogo le onoranze funebri. Le salme saranno trasportate da S.Donà a Monastier a cura del sottoscritto il giorno 30, dove verranno deposte nella sala del Popolo. Lo scrivente ha già preso gli opportuni accordi con il Sindaco di Monastier e con il Sindaco di S.Donà di Piave.= E’ il mio dovere rendere presente ancora una volta che i martiri sopra nominati meritano la più grande riconoscenza dell'Italia e particolarmente dannosa. Prego S.E. il Prefetto voler di persona rendere alle spoglie la riconoscenza della Provincia per quanto hanno fatto e dato questi nostri fratelli martiri. Prego inoltre il comando brigata voler mandare una rappresentanza nonché pregherei il Comandante “NIEVO” voler presenziare alla vista cerimonia. VIVA L’ITALIA LIBERA IL COMANDANTE DEL 3° BATTAGLIONE (Cesare ZAMUNER) o - o - o - o C O M U N E D I S A N D O N A’ D I P I A V E ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA 29 LUGLIO 1946 DELLA GIUNTA MUNICIPALE OGGETTO n.15 - Esecuzione lavori pubblici vari a Sollievo della disoccupazione - Finanziamento relativo.- L’anno 1946, addì 29 del mese di luglio ed alle ore 15, in San Donà di Piave, nella sala delle adunanze, Sita nella casa comunale in piazza Indipendenza, si è riunita la giunta Municipale. Sono presenti i Signori: - BASTIANETTO Avv. Celeste - Sindaco - CONTRI ing. Ennio - Assessore effettivo - SCHIAVINATO Lucia - Assessore “ - PAVAN Guido - Assessore “ - KOFLACH Silvio - Assessore supplente - GORGHETTO Fabrizio - Assessore “ Funziona da Segretario il signor Vivalda dr. Alessandro-Segretario Capo del Comune. Il Sig. Bastianetto avv. Celeste assume la presidenza, e riconosciuta la legalità della adunanza dichiara aperta la seduta. LA GIUNTA COMUNALE Premesso che, allo scopo di alleviare la disoccupazione, realizzando nel contempo un'alta finalità igienica fu dato incarico dalla Ditta Compiani di procedere alla preliminare Escavazione di un fossato per collocare Successivamente in esso l'occorrente tubazione di eternit onde allacciare alla conduttura Consorziale dell'acquedotto le stazioni di Chiesanuova e Passarella tuttora prive di acqua potabile; Che il tracciamento di detto fossato della lunghezza di ml.2000 e l'acquisto e la posa in opera della tubazione e relativi giochi comporterà una presumibile spesa di £.1. 500.000.- per la quale manca il necessario finanziamento; Che per l'indispensabile ricostruzione della fontana pubblica nella località Isiata, insistentemente richiesta dalla popolazione interessata, occorrerà preventivare una spesa di £.250.000.- Che per provvedere di idonei alloggetti numerose famiglie sinistrate, sistemate ancora oggi in ricoveri di fortuna, si impone con carattere perentorio l'adattamento ad alloggi dei due fabbricati minori della ex caserma “S.Marco” ceduta in uso al Comune dalla Amministrazione Militare, assumendo per tale lavoro un impegno che si giudica non inferiore a £.4.000.000.-ivi compresa la riparazione di un ulteriore numero di baracche; Che per dotare la frazione Chiesanuova, in dipendenza dello svincolo a favore del proprietario di un locale già adibito a scuola ed altresì per far fronte alle necessità conseguenti all'aumento di classi elementari, è indispensabile a divenire alla sopraelevazione del fabbricato scolastico comunale, ricavando così due nuove aule ed incontrando una spesa di almeno £.600.000.- Che, assecondando l'unanime aspirazione della cittadinanza di vedere ripristinate le alberature stradali sarà opportuno, in base al preventivo più favorevole affidare alla Ditta Sgaravatti ed alla Ditta Van Den Borre la fornitura dell'occorrente numero di piantine, la cui spesa, insieme con la messa in opera (escluso ogni impianto di protezione) raggiungerà la cifra di £.1.500.000.-; Che allo scopo di apprestare qualche alloggio per i funzionari statali in contemporanea dimora in questo Comune, oltreché per altri impiegati pubblici e privati del luogo, sempre in ansiosa quanto inutile ricerca di una idonea abitazioni, appare doveroso sopperire a tale necessità con la costruzione sugli ultimi tre lotti verso sud dell'area dell'ex cimitero di tre case di abitazione civile costituite su tre piani da 12 alloggi Ed accessori assumendo a tale effetto una spesa di circa 12.000.000.- Che parimenti in vista della urgente necessità di addivenire alla graduale eliminazione delle baracche più deteriorate ed effettivamente inabitabili, in quanto più simili a Tane di bestie che ad abitazione di esseri umani, si impone la costruzione di un primo lotto di almeno 40 casette civili di 4 vani ciascuno su un'area di 800 mq. per casa, con una spesa di 32 milioni per l'edificazione delle stesse e di 8 milioni per l'acquisto del terreno occorrente; Che per accentrare e sistemare nel modo più razionale il mercato dei prodotti ortofrutticoli delle uova, del pollame, del pesce, ecc. non appare fuor di luogo prospettare La costruzione di un moderno mercato coperto, fornito internamente di impianti sanitari che potrebbe sorgere sull'estremo lato est della Piazza Attilio Rizzo con una spesa di circa 5.000.000.-; Ciò premesso e rilevato che l'onere di £.64.850.000.- derivante dalla esecuzione delle sopra elencate opere di pubblica utilità, non è minimamente sostenibile colle finanze comunali; D E L I B E R A di dare frattanto incarico a professionisti da designarsi con separati atti, di allestire gli occorrenti progetti, con riserva di corrispondere i relativi ormonali solo nel caso in cui le opere progettate siano eseguite; di richiedere che al finanziamento delle opere sopra elencate provvede direttamente lo Stato ha senso della legge 10 agosto 1945 n.517 assumendosi il Comune a partire dal terzo anno dopo il collaudo il concorso del 50% sul predetto complessivo ammontare in ragione cioè di £.32.425.000.- mediante ammortamento ventennale senza interessi; di sottoporre al Consiglio Comunale insieme con l'approvazione dei progetti delle opere in esame, la regolare assunzione del relativo impegno finanziario verso lo Stato. ASSESSORE ANZIANO IL SINDACO IL SEGRETARIO CAPO E. Contri C. Bastianetto A. Vivalda o - o - o - o APPUNTI 25 settembre 1946 Il sindaco scrive all’Ufficio del Genio Civile di Venezia e p.c. al Prefetto di Venezia Agli effetti della sollecita costruzione a cura e a spese dello Stato sull’area messa appositamente a disposizione come da planimetria a suo tempo trasmessa di 10 casette di abitazione con 2 alloggi per famiglie sinistrate, mi pregio trasmettere i dati di cui … affinché anche questo Comune sia incluso, come avrebbe già dovuto essere, nell’elenco dei Comuni nei quali possano applicarsi le disposizioni dell’art.44 del Testo Unico 9 giugno 45 n.305 a) Numero dei vani distrutti nel capoluogo 1365, nelle frazioni 75; gravemente danneggiati nel capoluogo 615, nelle frazioni 35 b) Numero approssimativo vani esistenti in questo Comune prima della guerra n. 8000 Popolazione stabile al 30/6/1940: 21.715 Popolazione stabile 31/8/1946: 25.808

Il sindaco
B. Feruglio


All'inizio del 1947 il Tecnico Comunale stilava il rapporto sulle

Distruzioni operate dagli eventi bellici ai fabbricati del centro urbano del Comune di San Donà
Dati riferiti al 16 ottobre 1945

A) Fabbricati ad uso abitazione preesistenti nel centro urbano: 1123
Fabbricati ad uso abitazione completamente distrutti: 80
Fabbricati ad uso abitazione gravemente danneggiati (irreparabili): 78
Fabbricati ad uso abitazione danneggiati e riparabili: 389
Totale fabbricati inabitabili: 547 (pari al 48%)
Differenza 576

B) Locali indisponibili e considerati inabitabili perché requisiti dai comandi alleati: art. 3 R.D. luogotenenziale 29.5.1946 n. 488: 86, pari a fabbricati n.7 (percentuale totale 0,6% … 7/1123)


Il 10 giugno 1947 il geometra comunale Luigi Nardi scriveva all’Ufficio del Genio Civile di Venezia e p.c. alla Prefettura di Venezia

OGGETTO: richiesta di autorizzazione ad applicare le provvidenze di cui al D.L.L. 11 gennaio 46 n.18 a favore del personale di servizio.

Sulla base di precedenti segnalazioni statistiche trasmesse a codesto ufficio, questo Comune non ha però potuto analogamente ottenere il riconoscimento di centro sinistrato agli effetti delle provvidenze di cui il D.L.L. dell’11 gennaio 46 n.18 in quanto dall’indagine relativa non risultava raggiunto la percentuale del 40% dei vani di abitazione resi inabitabili per distruzioni o gravi danneggiamenti rispetto a quelli esistenti all’inizio della guerra.
A tali conclusioni statistiche si pervenne perché l’accertamento in questione, per erronea interpretazione delle disposizioni di legge in materia fu limitato ai soli fabbricati in muratura e non pure ai vani di abitazione delle baracche le quali per particolari condizioni edilizie del centro del Comune due volte distrutto dalla guerra rappresentano e costituiscono al pari dei fabbricati in muratura dei veri e propri alloggi.
È evidente che tale omissione ebbe una notevole incidenza negativa sui risultati delle rilevazioni, così da risolversi in un ingiusto danno economico nei riflessi della numerosa classe impiegatizia dello Stato e degli altri enti pubblici.
Questa Amministrazione, a rettifica delle precedenti segnalazioni, si permette l’allegata nuova statistica dei vani di abitazione resi inabitabili per distruzione e gravi danneggiamenti sia dei fabbricati in muratura che di quelli costituiti da alloggi in baracca, e poiché la percentuale di essi è superiore al 40% rivolge vivissima preghiera di riprendere di nuovo in benevolo esame la pratica relativa.
Statistica dei vani di abitazione esistenti in questo capoluogo all’inizio delle ostilità e di quelle inabitabili per distruzioni e gravi danneggiamenti e requisizioni a seguito delle operazioni belliche:
a) Vani esistenti a San Donà di Piave nel centro urbano al 10/6/1940 (fabbricati in muratura e baracche in legno): n.3920
b) Resi inabitabili per distruzione: 845
c) Vani inabitabili per gravi danneggiamenti: 761
d) Vani inabitabili per requisizioni per conto delle autorità Alleate; 86
Somma: 1692
Percentuale dei vani inabitabili rapportati a quelli esistenti al 10/6/1940: 1692/3920 = 43,3%




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