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CRONOLOGIA DI SAN DONÀ 1
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Giorno | Mese | Anno | Avvenimento |
1152 | Il paese è citato per la prima volta come gastaldia in un elenco dei territori della parrocchia di Noventa. Pur appartenendo alla diocesi di Treviso, essa rientra politicamente tra i domini del Patriarca di Aquileia. | ||
1177 | Il Patriarca di Aquileia concede ad Eccelino II “il Balbo”, di ritorno dalla Terrasanta, parte dei suoi territori compresa l’area di . | ||
1260 | La dinastia degli Ezzelini si estingue e la zona è assegnata al Comune di Treviso. | ||
1291 | I patriarchi di Aquileia, che hanno rivendicato per un trentennio la restituzione dei territori, vi rinunciano definitivamente. | ||
1348 | A Venezia infuria la peste nera. | ||
primavera | 1350 | Si tiene il processo per contrabbando di pesce contro l’oste Piero che ha un’osteria a Croce (vedi il racconto relativo in Dódese storie in Cróse). Il territorio di Croce è attraversato dalla Fossa Vecchia e dalla Fossa Nuova. | |
fine del XIV sec. |
L’area passa definitivamente alla Serenissima | ||
metà del '400 |
La Repubblica di Venezia ha straordinario bisogno di legna. Si progetta un canale che la colleghi con l’entroterra ricco di boschi (la futura Fossetta) | ||
19 | dicembre | 1468 | L’enfiteusi per le gastaldie di San Donà e di Croce viene concessa al N. H. Giovanni Gradenigo per il canone di 854 ducati; ma essendo morto il deliberatario senza firmare il contratto le gastaldie non vengono assegnate. Il Senato della Repubblica in seguito ordina ai Tre Savi di vendere alcuni possedimenti in terraferma, tra i quali i terreni sulle due rive del Piave verso la sua foce sopra la recuperation del danaro (all’incanto); la delibera è approvata con 152 voti favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti, ma nessuno riesce a comprare tutto. Le due parti vengono allora divise. |
luglio | 1480 | Il vescovo di Treviso Giovanni di Saona (detto anche Zanetto da Udine), consacra la chiesa di San Donà. | |
26 | maggio | 1483 | La Gastaldia di San Donà viene nuovamente posta all’asta. |
13 | agosto | 1483 | La Gastaldia di San Donà viene acquistata da Marcello e Trevisan per ... denari. |
1483 | Si completa lo scavo della Fossetta che unisce le preesistenti Fossa Vecchia e Fossa Nuova. | ||
1497 | Nell’atto di investitura canonica del ‘Pievano’ di Noventa, tra le ‘Cappelle’ da essa sorrette si trova Croce di Piave (Lib. Act. 1497, busta 1). | ||
1509 | Probabilmente per intercessione di Marco Foscari, Croce viene eretta a parrocchia. Primo parroco è don Andrea De Pace | ||
9 | settembre | 1524 | Prima visita pastorale a Croce del canonico Grisani (il vescovo Rossi vive a Roma). Rettore è don Luigi Durante. Le anime sono 150. |
1533 | Il nobile Giovanni Da Lezze viene creato conte di Croce dall’imperatore Carlo V. | ||
16 | maggio | 1534 | Il Senato di Venezia elegge un Provveditor al Piave che vara una serie di lavori di contenimento delle acque del fiume, realizzando l’argine di San Marco da Ponte di Piave alla Cava del Caligo, “da la banda destra… verso Venetia”. I lavori dureranno un decennio. |
9 | ottobre | 1537 | Padre Daniele De Marchis viene nominato ‘Pievano’ di Croce, essendosi ritirato, forse per malattia, don Aloysio Durante. |
1542 | Viene stilato un elenco di capifamiglia della «Gastaldia Foscari». La Gastaldia conta 490 unità. | ||
1543 | Hanno termine i lavori dell’Argine San Marco. | ||
20 | settembre | 1545 | Un decreto proibisce ai barcaioli del traghetto presso la Fossetta «di dar posto nel proprio natante a viaggiatori armati di schioppi da rota da tre quarte et balestrine piccole, d’aste et altri schioppi et archibugi». |
20 | ottobre | 1547 | Il gastaldo Alvise descrive in una lettera a Marco Foscari i danni causati dall’alluvione della Piave. |
1552 | Un manesco prete Princival, cappellano di Croce, viene denunciato alla Curia di Treviso. | ||
11 | dicembre | 1554 | Visita pastorale del vescovo Francesco Pisani a Croce. 230 sono le anime da comunione. |
1563 | Si chiude il Concilio di Trento. | ||
15 | novembre | 1566 | La famiglia Foscari, che detiene il diritto di giuspatronato per la chiesa di Croce, presenta padre Domenico Andriggi, detto ‘Torta’; la proposta viene accolta dal vescovo e in data 1 febbraio 1567 egli prende possesso della parrocchia come vicario e come rettore dal 23 luglio 1568. |
1 | settembre | 1568 | Il vescovo Giorgio Corner giunge in visita pastorale a Croce. |
1573 | Vengono murate alla Fossetta, in prossimità della “catena” che interrompe il passaggio “delli barcaroli” le lapidi tuttora esistenti | ||
1579 | Si pone mano allo scavo del canale detto Taglio di Re. | ||
1579 | Don Domenico de Andriggi è accusato di mala condotta, e così pure il cappellano Francesco da Cologna di tenere una donna. Nel corso delle indagini verrà avviato nei confronti di Zuane Campagna il processo in quanto pubblico concubino (vedi il racconto relativo in Dódese storie in Cróse). | ||
17 | settembre | 1580 | Prima visita pastorale a Croce del vescovo Francesco Corner. Don Domenico “Torta” è ancora al suo posto. |
6 | agosto | 1563 | Muore don "Torta". |
24 | gennaio | 1584 | Prende possesso della parrocchia il nuovo rettore don Manfredo Manfredi. |
20 | giugno | 1584 | Giunge a Croce in visita apostolica il messo papale Monsignor De Nores. |
1 | aprile | 1592 | Don Manfredo Manfredi stila l’elenco delle famiglie di Croce. Gli abitanti sono in tutto 460. |
6 | giugno | 1610 | Visita pastorale a Croce del vescovo Francesco Giustiniani. Parroco è ancora don Manfredi. |
inizi del | 1612 | Muore don Manfredo Manfredi. I patrizi veneziani che ne hanno il diritto nominano rettore della chiesa intitolata all’Invenzione della Santa Croce in Croce di Piave il chierico Cristoforo Baldo. | |
23 | maggio | 1621 | Il vescovo Francesco Giustiniani viene per la seconda volta in visita pastorale a Croce. Parroco è don Lorenzo Calerio. |
9 | ottobre | 1625 | Giunge in visita pastorale a Croce il vescovo Vincenzo Giustiniani, succeduto allo zio. Rettore è un certo Prandino da Conegliano. |
1630 | A seguito di una terribile carestia si diffonde la peste: è la terribile peste manzoniana. Verso la laguna, a sud di Croce, viene creato un lazzaretto. | ||
20 | ottobre | 1635 | Viene in visita pastorale a Croce il vescovo Silvestro Morosini. Rettore è don Ottavio Altomarino. |
1641 | Viene in visita pastorale il vescovo Marco Morosini, fratello del predecessore. Rettore è don Stefano Persegati. | ||
1642 | Il Taglio del Re non si era rivelato sufficiente. Nel 1642 fu perciò avviato il Gran Taglio (1642-1664) della Piave. | ||
15-16 | settembre | 1643 | Il vescovo Marco Morosini ritorna in visita a Croce di Piave. Tra i santi venerati in paese è comparso San Bovo. |
23 | maggio | 1648 | Il vescovo diocesano Giovanni Antonio Lupi viene in visita pastorale a Croce, accolto dal parroco don Gerolamo Marcatello e dal cappellano don Francesco Zana. |
2 | maggio | 1659 | Il vescovo Giovanni Antonio Lupi torna per la seconda volta in visita pastorale a Croce; parroco è don Bartolomeo Cabulano. |
15 | aprile | 1670 | Il neo-vescovo Bartolomeo Gradenigo viene in visita pastorale a Croce. Parroco è don Alberto Marzasi. La Domenica Carlesso chiede al vescovo l’annullamento del matrimonio con Lorenzo Naletto (vedi il racconto relativo in Dódese storie in Cróse). |
1672 | La Repubblica di Venezia, timorosa d’ogni possibile interramento lagunare, avvia lo scavo di un canale artificiale (il Taglio del Sile) per allontanare il Sile dalla laguna, deviandone il corso sino ad immetterlo nel vecchio alveo del Piave in un punto che avrebbe preso il nome di Caposile. Ma ma restano impaludati i boschi Foscari e Malipiero ossia Croce e Millepertiche. I lavori dureranno dieci anni. | ||
1682 | Completato il Taglio del Sile. | ||
16 | dicembre | 1710 | Un proclama del doge ribadisce il divieto di transito con carri
sugli argini della Piave onde evitarne la rovina:
“...Et acciò alcuno non possa in alcun tempo addurre ignoranza, sia rimesso ai Parochi delle Ville di S. Andrea de Barbarana, Isola, Zenson di Piave, Campo Longo, Fossalta di Piave, Croce di Piave, e Musil per esser da medesimi ogni prima di Mese pubblicato nelle loro Chiese ad ora di Messa nella frequenza maggiore de Popoli, et affisso alle Porte delle medesime.” |
1720 | La curazia di San Donà è elevata a pievania. Nel 1728 è concesso ad personam il titolo di Arciprete al parroco. | ||
20 | marzo | 1724 | Ennesima alluvione della Piave, che porta via mezzo argine destro a protezione della chiesa. |
dal 17 | febbraio | 1726 | Prende a funzionare da chiesa parrocchiale provvisoria l’Oratorio Giusti, di proprietà di Antonia Giusti e Antonio Zanetti Giusti, in località Scuola di San Rocco. |
5 | settembre | 1726 | Visita pastorale del vescovo Zacco. La nuova chiesa è in costruzione. |
26 | ottobre | 1727 | Il Santissimo dall’Oratorio Giusti viene trasferito nella nuova chiesa di Croce. |
1728 | Al parroco di San Donà è concesso ad personam il titolo di Arciprete. | ||
10 | giugno | 1731 | L’arcivescovo Zacco consacra la nuova chiesa di Croce. Non è stata ricostruita la canonica. |
8 | settembre | 1745 | Diciannovesima visita pastorale alla parrocchia, effettuata dal vescovo Benedetto De Luca. |
aprile | 1778 | (?Il
vescovo Paolo Francesco Giustiniani viene per la seconda volta in visita
pastorale a San Donà.
Nel 1778 è concessa l’arcipretura ad sedem. La parrocchia ha quattro cappellani. |
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12 | maggio | 1797 | Dimissioni del doge e fine della Serenissima. Ai primi di giugno Napoleone istituisce le municipalità. “Croce con Musil, Capo d’Argine e luoghi annessi Meolo e Losson, Portegrandi e Trepalade”, con 5.946 abitanti, è inclusa nella terza Viceprefettura (con residenza a San Donà) dipendente dalla provincia di Venezia e dal dipartimento dell’Adriatico. |
17 | ottobre | 1797 | Trattato di Campoformido: Napoleone cede Venezia all’Austria. |
1798 | Viene sistemata la viabilità da Trieste a Venezia con l’apertura di una strada che aveva il seguente tracciato: Portogruaro Summaga - Prà di Pozzo - Belfiore - Annone - Corbolone - San Stino - Biverone - Torre di Mosto - Pra di Levada - Gainiga - Ceggia - Cessalto - Grassaga - Noventa - San Donà di Piave - Musile - Croce di Piave - Fossalta di Piave - Meolo - Musestre - Portegrandi (con l’attraversamento del Piave a mezzo di traghetto tra San Donà e Musile. | ||
27 | dicembre | 1805 | Pace di Presburgo: il Veneto (e San Donà) entrano a far parte del Regno d’Italia sotto la sovranità di Napoleone. |
aprile | 1806 | Promulgazione del Codice Civile Napoleonico (viene esteso l’Editto di St. Cloud). | |
1807 | San Donà viene trasferita dal Dipartimento del Tagliamento (Treviso) a quello dell’Adriatico (Venezia), ed elevata a capo-distretto e sede cantonale di una vastissima area: San Donà, Noventa di Piave, Mussetta, Tre Porti con Cavallino, Cava Zuccherina con Caodesil, Croce di Piave con Musil, Porte Grandi con San Michiel del Quarto... | ||
1814-5 | Congresso di Vienna. | ||
10 | novembre | 1815 | Croce entra a far parte del distretto con capoluogo San Donà, non come comune bensì come frazione di Musile! |
1817 | Il nuovo governo impone l’adozione del sistema metrico decimale dei pesi e delle misure. | ||
1830 | San Donà risulta attraversata da un «servizio di posta» che collega Torre di Mosto con Venezia. Il servizio è espletato con grosse carrozze chiuse trainate da quattro cavalli e si svolge con 3 corse settimanali da Torre a Venezia (lunedì - mercoledì - venerdì) e tre in senso inverso (martedì - giovedì - sabato); la diligenza porta i passeggeri e la corrispondenza da Tre Palade (ove attraccavano i battelli provenienti da Venezia) a Croce di Piave (dove viene traghettato il Piave) e quindi a Grassaga, Ceggia e Torre di Mosto. | ||
22 | maggio | 1841 | Il vescovo di Treviso Sebastiano Soldati consacra la nuova chiesa parrocchiale. |
6 | dicembre | 1845 | Dal registro dei morti: “Cristina del fu Sante Salvel e della Rosa Casonato e moglie di Giuseppe Brollo di anni 22 è affogata nell’acqua del Gorgazzo levando acqua.” |
gennaio | 1846 | Apertura ponte ferroviario con Venezia. | |
20 | marzo | 1848 | Venezia insorge contro gli Austriaci e proclama la Repubblica. Nei giorni seguenti la Fossetta è percorsa da rivoltosi. |
1849 | Voto per la liberazione del colera a Venezia | ||
53-54 | Colera. | ||
1854 | Costruzione del nuovo campanile. È parroco don Giuseppe Biscaro. | ||
1856 | Costituita la forania di S. Donà. Viene istituita la festa votiva in onore di Maria invocata come Madonna del colera, dopo l’epidemia del 1855. | ||
luglio | 1866 | In seguito alla sconfitta dell'Austria a Sadowa contro la Prussia, il Veneto passa alla Francia che lo gira all'Italia. | |
23 | dicembre | 1866 | Prime elezioni amministrative nel Veneto italiano. Il primo sindaco di San Donà è. San Donà ha una superficie di .... ettari. La sua popolazione è di .... abitanti. Gli elettori politici sono iscritti nel collegio di Portogruaro; nel 1866 sono .... L’ufficio postale è a San Donà. Appartiene alla diocesi di Treviso. |
24 | dicembre | 1866 | A Sdràussina di Gorizia (in territorio austriaco) nasce Natale Simionato. |
10 | maggio | 1868 | Visita pastorale del vescovo Zinelli. |
20 | settembre | 1870 | Breccia di Porta Pia e occupazione di Roma. |
25 | luglio | 1871 | A Musile inizia la costruzione della conca a Intestadura per ripristinare la Piave Vecchia. I lavori dureranno due anni. |
10 | ottobre | 1871 | Viene completato il nuovo cimitero di Croce sul terreno donato dal conte Prima a trecento metri dalla chiesa. |
giugno | 1872 | Riesumate le salme dal cimitero vecchio, dov’era la chiesa presso il Piave, e portate nel nuovo. | |
19 | ottobre | 1873 | Ripristino della Piave Vecchia. Consente di riportare la salubrità dell’aria in una zona ch’era diventata sempre più depressa dalla costruzione del taglio del Sile. |
dicembre | 1875 | Viene aperto il nuovo ponte in legno sul Piave. | |
gen-feb | 1878 | Muoiono Vittorio Emanuele II e, poco dopo, Pio IX. | |
27 | febbraio | 1880 | In seguito alla morte del vescovo Zinelli, è nominato vescovo di Treviso Giuseppe Callegari |
1880 | Il “Consorzio di scolo e difesa” di Croce decide di aggregarsi anche i terreni posti fra i canali Gorgazzo e Millepertiche e di adottare il prosciugamento meccanico: nasce il Consorzio di Bonifica di Croce, che avvia la prima bonifica privata “consorziale”, orgogliosamente in anticipo sui tempi. | ||
8 | marzo | 1882 | Visita pastorale del vescovo Callegari. Croce ha 1610 anime, 950 da
comunione.
Sempre due sono gli oratori pubblici, il primo (quello alla Fossetta) dedicato alla Vergine del Rosario di proprietà della Nobile Contessa Beatrice Pisani Dubois di Venezia, ora eredi Signori Bianchini fratelli Giuseppe ed Angelo e Grimani Nobile Conte Filippo, tutti e tre di Venezia; e quello (alle Scuole San Rocco) di proprietà del Nobile Conte Vincenzo Burrovich De Smajevich di Noventa di Piave dedicato alla Beata Vergine Maria Addolorata. Il vescovo benedice il nuovo oratorio dedicato a San Giuseppe, presso il cimitero. |
16 | settembre | 1882 | “Non erano ancora trascorsi sette anni dalla sua costruzione allorché il ponte in legno fra San Donà e Musile venne investito obliquamente ed infine travolto dalle acque del fiume irruenti per la squarciata golena delle Ganze. Nella grande piena del 16 settembre 1882, che all’idrometro di Zenson di Piave oltrepassò i 74 cm la massima conosciuta, dal 1851, senza superarla a San Donà in grazia delle rotte avvenute superiormente, il fiume, sorpassata la breve golena, si precipitava nel ramo inferiore, guadagnando con l’abbandono del nastro superiore un abbreviamento di ben 1235 metri. Il corso della piena, diretto per nuovo alveo quasi normalmente contro l’argine destro, sul fronte di Musile, tenne in grande apprensione quegli abitanti. Fortunatamente la rotta venne sostenuta da una golena larga appena una ventina di metri, ma fitta di vegetazione. Quattro delle stilate del ponte di legno vennero scalzate e rovinarono cinque campate, restandone ancora otto incolumi sulla sinistra e due silla golena destra. La quale veniva fortemente intaccata subito inferiormente al ponte, determinando anzi la distruzione di un molino a vapore della Ditta Finzi.” |
2 | aprile | 1883 | Orribile sacrilegio nella chiesa di Croce: “
Malfattori finora ignoti entrarono nel luogo sacro e, recati vari danni alle porte e
ad altre parti dell’edificio, aperte le cassette dove si
custodiscono le elemosine e sottrattone
il contenuto, osarono scassinare il Tabernacolo, e rapire la Pisside, che vi era rinchiusa. Ma il fatto
che desta raccapriccio maggiore e trafigge il cuor Nostro di doglia ancora più
amara, si è questo, che non contenti di portar via seco il Vaso d’argento,
involarono anche le Sacre Specie Eucaristiche,
le quali, come Ci scrisse jeri addoloratissimo il Parroco locale, ad onta
delle più diligenti indagini non si poterono finora ritrovare”.
[lettera del vescovo Callegari che è stato da poco stato trasferito a Padova. Gli succederà in giugno a Treviso monsignor Giuseppe Apollonio] |
1884 | Sopraelevato l'Argine Regio. | ||
1885 | Comincia a funzionare la ferrovia Mestre-San Donà-Portogruaro. Comincia a decadere l’importanza della Fossetta. | ||
20 | marzo | 1887 | Esce il primo numero de Il gazzettino. |
1888 | Comincia l’escavazione del Canale della Vela per ripristinare lo scarico delle acque impedito dal Taglio del Sile. | ||
4 | novembre | 1888 | Visita pastorale del vescovo Apollonio alla parrocchia. |
12 | ottobre | 1889 | Piena imponente della Piave, la massima mai osservata nel tronco mediano da Zenson a Intestadura (raggiunse a Zenson m. 10,74). Verso sera la piena cominciò a scalzare l’argine maestro alla fronte Moretto sopra Musile producendo una breccia che poi si estese fino a 200 metri circa in ampiezza. L’acqua ben presto riempì il bacino fra l’argine maestro e quello di San Marco, che durante la notte venne squarciato per sormonto in due punti; crollarono due case, ci furono dieci morti. Le acque inondarono un vasto territorio correndo nella campagna coll’altezza di 4 metri. |
93-95 | È cappellano a Croce don Natale Simionato, poi trasferito a Resana di Castelfranco. |
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