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Storia di San Donà Il Museo della Bonifica (MuB)Il Museo della Bonifica è un museo istituito nel 1975 per volere del sindaco di allora, Massimiliano Orlando, che raccoglie immagini e oggetti riconducibili alla storia della città di San Donà di Piave e alle secolari trasformazioni del territorio circostante.L'edificioL'edificio nel quale trova sede il Museo della Bonifica è l'ex convento delle monache clarisse costruito nel 1967, uno dei pochi edifici di pregio di architettura moderna a San Donà.Persa la sua destinazione conventuale, la struttura fu acquistata dal comune di San Donà di Piave nel 1982 per ospitare il museo cittadino. L'idea originaria prevedeva una struttura museale relativa alla civiltà contadina del territorio; il museo nasceva infatti con la denominazione di "Museo delle genti del Veneto e del Basso Piave". La duratura collaborazione con il Consorzio di Bonifica Basso Piave avviata già a partire dagli anni settanta garantì al museo una raccolta significativa di materiale sulla storia della bonifica, tanto che l'amministrazione comunale decise di mutare l'impostazione del museo. La denominazione originaria fu quindi modificata in "Museo della Bonifica". Il museo venne aperto al pubblico nel 1983. A quell'epoca una parte dell'ex convento era già stata affittata a Polstrada e molte delle bellezze architettoniche del sito, tra cui gli spazi delle celle dedicati alle monache e la chiesa, con le loro straordinarie soluzioni geometriche, erano già precluse ai visitatori. Ma si poteva sperare che un giorno sarebbero stati restituiti alla città. Invece giunse lo scempio: negli anni seguenti la carenza degli spazi espositivi rispetto alla quantità del materiale raccolto impose una serie di lavori di ampliamento della struttura, terminati nel 1998 con l'inaugurazione di una nuova ala.
Purtroppo la nuova ala, un triste volume di cemento e specchi, per quanto in cemento a vista come il Convento, per le sue dimensioni fuori scala e per la sua forma decisamente banale mal (anzi, per nulla) si integra con la splendida struttura del convento. Qui sotto si vede ancora meglio l'obbrobrioso accostamento.
Qui sotto una panoramica dal cielo che mostra il malriuscito accostamento.
La struttura musealeI materiali esposti sono organizzati secondo un criterio espositivo cronologico suddiviso in cinque percorsi tipologici:
Biblioteca specializzataComprende circa 11.000 volumi inerenti all'agricoltura, alla bonifica, alla storia veneta e alla storia della Grande Guerra. Il nucleo antico è costituito da oltre 200 volumi, tra cui un esemplare del primo atlante italiano, l'Atlante geografico d'Italia, nell'edizione bolognese del 1642.Archivi
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