![]() |
Storia di San Donà
attraverso foto e cartoline
1901: quasi un quadro di De Chirico
1908: il palazzo all'angolo sud (a sinistra) è stato raddoppiato.
1917: cartolina dipinta. Sono spuntati i lampioni.
1919: effetti della guerra.
Nel 1923 il palazzo comunale è stato ricostruito.
Fine anni Venti
1932: da via Battisti.
1933
1936: la Casa del Fascio
1946
1948: portici di piazza Indipendenza
1953
1957
Anni Sessanta
1964
2012 L'arredo urbano della piazza è penoso. È necessario porvi rimedio.
Una delle decisioni coraggiose che si deve riconoscere
alla Giunta Zaccariotto fu quella di rifare la piazza, ormai divenuta di una banalità
estrema.
Alla fine dei lavori la piazza pareva tornata dechiri-chiaramente alle origini
e tutti gli amanti dell'architettura non poterono che apprezzare il risultato finale.
I lampioni sul lato sinistro (lato sud-ovest) prolungano idealmente la visuale di
via Battisti.
Le fontanelle e la piscina sul lato destro (lato nord-est)
restituiscono simmetria alla piazza; alla loro destra piccoli alberi creano ristoratrici zone d'ombra.
Qualche problema geneṛ la nuova pavimentazione nelle cui fughe si incastravano tacchi a punta e mozziconi. Per questi ultimi fu emanata un'ordinanza che prevedeva multe di 100 € per chi fosse stato sorpreso a gettare mozziconi a terra. Altrettanti euri di multa furono stabiliti per chi fosse stato sorpreso a salire sul monumento, cosa del tutto incomprensibile dato che il monumento stesso (lui ś di una bruttezza irreparabile, degna di essere reinterpretata) fu concepito come una scalinata affiancata da una serie di rampe, gioco ideale per i bambini. |
![]() |