SAN DONÀ

STRADARIO
GUIDA AI TOPONIMI
DI SAN DONÀ DI PIAVE


SAN DONÀ

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La storia di una città si può leggere anche nei toponimi.
Le strade antiche di San Donà (con l'accento) sono pochissime, la principale era la strada che passava per il centro della Castaldia, la via della piazza (con tale nome appare in tutti i catasti più antichi), la via cioè che passava davanti alla chiesa e che collegava l'abitato con gli abitati più (o meno) vicini.
Le altre strade erano la Calnova (attuali via XIII Martiri e via Vizzotto, e che poi assume l'antica denominazione); la Calvecchia (attuale via Nazario Sauro, via Carrozzani, e che poi riassume l'antica denominazione in corrispondenza dell'omonima frazione); la strada Carbonera (che mantiene l'antica denominazione), posta forse nel punto di attraversamento del Piave della romana via Annia; la strada di Noventa (attuale via Garibaldi e che poi riprende l'antica denominazione).
Il resto è la realizzazione di epoche successive: via Ereditari, via Brusade, via Rialto Jesolo (ora via Aquileia - primo tratto); già dopo la metà dell'Ottocento fu aperta la via dei Passeggi (poi viale Regina Margherita, oggi viale Libertà); fu quindi aperta la Piazza dell'Indipendenza destinata a ospitare il nuovo grande palazzo degli uffici (il municipio odierno).

L'espansione urbanistica post-unitaria rese necessaria l'apertura di altre strade; ed ecco il viale dei Tigli (oggi via Cesare Battisti), costruito per collegare la via Maggiore al nuovo importante molino industriale Finzi-Giustinian; la Via della Stazione (oggi via Baron), per giungere rapidamente da via Noventa alla nuova stazione ferroviaria; via Eraclea, per collegare il nuovo casermone all'area di addestramento dei militari in golena del Piave.

Nella prima decade del '900 si ravvisò la necessità di reperire nuove aree residenziali e di aprire nuove strade lungo le quali realizzari nuovi fabbrivati urbani, nuove piazze, nuovi collegamenti.

La prima guerra mondiale, nel corso della quale San Donà andò distrutta, permise di riprendere con nuovi spunti e idee più avveniristiche il disegno urbano. Il piano regolatore, commissionato agli ingegneri architetti Camillo Puglisi Allegra e Max Ongaro, segnò l'abbandono dell'impostazione urbanistica ottocentesca e costituì l'ultima, importante scelta della vecchia classe dirigente.
Dopo la I guerra, durante il Fascismo (o Facsismo, come diceva il Duce) e dopo la II guerra mondiale le vie principali cambiarono ripetutamente nome.

Con i piani urbanistici del Secondo dopoguerra, la città prese a espandersi secondo le direttrici delle nuove strade; e alcune di esse furono pensate appunto per favorire una ragionata e sensata espansione; moltiplicandosi le strade nuove, sorse la necessità di trovar loro dei nomi. I Consigli comunali (oggi la competenza è passata alla Giunta) vennero chiamati a decidere sulle nuove denominazioni (sulle quali, dal 1992, sulla base del D.M. 25 settembre 1992 si deve esprimere anche la Prefettura, onde evitare che vengano intitolate strade a dei veri cazzoni. Non è senza motivo che per intitolare una via a un personaggio bisogna che sia morto da almeno dieci anni). Spesso la scelta si è indirizzata su politici che abbiano particolarmente ben meritato; più recentemente ci si è spostati su logiche di tipo associativo-mnemonico: e così a San Donà, nella zona est (Quartiere San Luca) abbiamo le vie dei pittori e degli scultori; in centro l'area dei nomi legati alla realtà circumlagunare (visto che già c'erano via Rialto Jesolo e via Eraclea); a ovest vi sono le vie con nomi di città di montagna e a nord quelle con nome di fiumi.

E ora vai alle strade. E se vuoi correggere errori o suggerire spiegazioni più precise scrivi a

c4rlod4riol@gmail.com

A B C D E F G I J K L M N O P Q R S T U V Z

A

  • via ADIGE (Centro): nella zona nord del Centro, dove sono collocate le vie dedicate ai fiumi.
  • via ALPINI (Mussetta di Sotto): nella zona dedicata ai vari corpi dell'Esercito Italiano.
  • via ALTINIA (Fossà): strada nei pressi dell'antica via Annia, che all'inizio del XX secolo era stata identificata col nome di (una inesistente) via Emilia-Altinate
  • via ALTINO (Centro)
  • via AMENDOLA GIOVANNI (Centro): politico, filoso e giornalista. Fu perseguitato dal Fascismo per le sue coraggiose posizioni politiche e costretto all'esilio; morì pochi anni dopo per le ferite subite in ripetute aggressioni fasciste. La denominazione della strada è ovviamente risalente all'immediata secondo dopoguerra.
  • via ANCILLOTTO GIANNINO (Centro): gia Via del Teatro, fu intitolata all'eroe sandonatese dell'aria durante il Fascismo. Clicca QUI per la sua biografia.
  • via AQUILEA (Centro):
  • via ARGINE DI MEZZO (Chiesanuova): dall'omonimo argine del Piave.
  • via ARGINE DESTRO PIAVE (Chiesanuova/Passarella): dall'omonimo argine del Piave.
  • via ARGINE SAN MARCO (Passarella): dall'omonimo argine costruito dalla Serenissima a partire dal 1543 a protezione della Laguna.
  • via ARMELLINA (Caposile/Passarella): dal nome di una delle più vecchie famiglie residenti nella zona.
  • via ASIAGO (Centro): nella zona delle vie dedicate alle località montane.
  • via ATENE (Chiesanuova):
  • via AURONZO (Mussetta di Sotto): nella zona delle vie dedicate alle località montane.
  • via AUSTRIA (Centro): nella zona dedicata agli stati d'Europa, in quanto prolungamento di via Ungheria Libera.
  • via AVOGADRO AMEDEO (Centro): nella zona degli scienziati.

B

  • via BADEN POWELL ROBERT (Mussetta di sotto): fondatore degli Scout.
  • via BALLIANA BRUNO (Centro): partigiano. È uno dei Martiri della stazione.
  • via BARCIS (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, zona tutta dedicata ai laghi.
  • via BARI CAVADI (Passarella): nome dall'etimologia incerta. Letteralmente significa "covoni tolti".
  • via BARON GIOVANNI (Centro): già via della Stazione. Ufficiale partigiano, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, dove morì. Clicca QUI per la sua biografia.
  • via BASSA ISIATA (Centro/Isiata): strada dell'omonima frazione, in prossimità dell'area più depressa della zona.
  • via BASSETTE (Mussetta di sopra): l'etimologia riconduce al significato di "zone basse".
  • via BASSO ATTILIO (Mussetta di Sopra/Sotto): eroe della Resistenza, uno dei 13 Martiri di Ca' Giustinian. Clicca Qui per conoscere la toponomastica della Resistenza.
  • via BASTIANETTO CELESTE (Centro): politico. Uno dei personaggi più rilevanti di San Donà e del Veneto Orientale. Clicca QUI per la sua biografia.
  • via BATTISTI CESARE (Centro): gia Viale dei Tigli, fu ridenominata dopo il primo conflitto mondiale per onorare il giornalista, politico, patriota della I guerra mondiale morto per la causa italiana. Clicca QUI per vederne la trasformazione nel tempo.
  • via BELGIO (Centro): nella nuova urbanizzazione tra l'ospedale e via Brusade, nella zona dedicata agli stati d'Europa.
  • via BELLAMADONNA (Fossà): termine di derivazione popolare dato al Consorzio che sovrintese alla bonifica dell'area del Piavon. Non nota l'origine del toponimo.
  • via BELLINI VINCENZO (Centro): le laterali di via Trento/via Brusade furono intitolate a musicisti.
  • via BERLINGUER ENRICO (Centro)
  • via BERNINI GIAN LORENZO (Centro): nella zona degli artisti e architetti.
  • via BERSAGLIERI (Mussetta di Sotto): nella zona dedicata ai vari corpi dell'Esercito Italiano.
  • via BERTAZZOLO STEFANO (Palazzetto): eroe della Resistenza, uno dei 13 Martiri di Ca' Giustinian. Clicca Qui per conoscere la toponomastica della Resistenza.
  • via Monsignor BETTAMIN (Fiorentina): fu a capo della Parrocchia del Duomo dal 1903 al 1915.
  • via BIANCOTTO PRIMO (Centro): eroe della Resistenza: morì sul finire della guerra.
  • via BOCCACCIO GIOVANNI (Centro): nella zona dedicata a scrittori e poeti.
  • via BOEMIA (Calvecchia): in un nuovo quartiere con vie dedicate alla Boemia (via Praga, via Moldava, via Danubio)
  • via BOGONI (Passarella): la via prende il nome da una delle vecchie famiglie del luogo.
  • via BOLZANO (Mussetta di Sotto/Centro)
  • via BONI DON LINO (Centro): sacerdote e parroco di San Donà preso la parroccchia di San Pio X dal 30 settembre 1967, cioè dal momento in cui fu istituita. Precedentemente era stato cappellano del Duomo di San Donà. Nei lunghi anni del suo ufficio, contribuì al consolidamento e allo sviluppo della comunità su San Pio X, di cui fu il riferimento non solo spirituale fino alla sua morte avvenuta, dopo lunga malattia, nel febbraio del 1999.
  • via BONIFICA (Centro):
  • via BORDON PARIS (Centro): nella zona dedicata ai pittori, presso il Villaggio San Luca.
  • via BORGOVECCHIO (Centro): nome attribuito al vecchio nucleo abitativo presso il Canale Navigabile.
  • via BORSELLINO PAOLO (Fiorentina): nome attribuito (assieme a quello della parallela via Falcone) a due nuove strade nel centro di Fiorentina per onorare i due famosi magistrati antimafia.
  • via BORTOLAZZI GIODO (Centro): partigiano, fu catturato e impiccato a Blessaglia (Pramaggiore) il 27 novembre 1944. Clicca Qui per conoscere la storia dei Martiri di Blessaglia. È la strada che da Piazza Rizzo conduce al Cimitero. Clicca Qui per conoscere la toponomastica della Resistenza.
  • Galleria BORTOLOTTO (Centro): i Bortolotto furono una ricca famiglia borghese di San Donà tra '800 e '900. Proprietari terrieri, alcuni esponenti della famiglia ricoprirono importanti ruoli amministrativi in città in qualità di sindaci, commissari prefettizi, assessori, consiglieri. Tra loro ricordiamo Giuseppe, Costante e Giovanni.
  • via BORTOLOTTO GIOVANNI (Centro): Perito agrimensore di San Donà agli inizi dell'800
  • via BOSCO DI CHIESANUOVA (Chiesanuova): dal bosco di piante autoctone un tempo esistente nella zona.
  • via BOTTICELLI SANDRO (Centro): nella zona dedicata ai pittori, presso il Villaggio San Luca.
  • via BOVA ROSA (Passarella): Dall'omonimo canale ai confini del territorio comunale di Jesolo.
  • via BRAMANTE DONATO (Centro): nella zona dedicata ai pittori, presso il Villaggio San Luca.
  • via BRENTA (Centro): nella zona nord del Centro, dove sono collocate le vie dedicate ai fiumi.
  • via BRIGATA SASSARI (Centro): nella zona a nord di via Vizzotto dove sono le vie dedicate a Corpi militari. La Brigata Sassari fu un corpo combattente della I guerra mondiale, costituito nel 1915 a Tempio e Sinnai su due reggimenti composti pressoché interamente da sardi. A luglio del 1915 fu impegnata sull'Isonzo, espugnò le trincee delle Frasche e dei Razzi. Fu spostata sul Carso dove conquistò Monte Fior, Monte Castelgomberto e Casera Zabio, quindi contrastò le avanguardie nemiche fino al Piave. Sull'Altopiano dei Sette Comuni, nel gennaio '18 fu protagonista della battaglia dei Tre Monti.
  • via BRUNELLO (Passarello): vecchia famiglia di artigiani del ferro originaria di Passarella.
  • via BRUSADE (Centro): lunga via che dal centro mena al canale navigabile, presso la zona dove un tempo si ammiravano le brusade, ossia i fuochi delle sterpaglie non si sa bene a quale scopo appiccati.
  • via BUOZZI BRUNO (Centro): sindacalista. Via in San Pio X.
  • via BURANO (Centro): isola della Laguna Veneta; nella zona presso il fiume dedicata alle località litoranee.

C

  • via CA' BOLDÙ (Centro): famiglia patrizia veneziana.
  • via CA' TURCATA (Palazzetto): il nome è un riferimento al passaggio dei Turchi nei territori della zona. In questo caso Ca' sta per Cal e non per Casa: in un antico documento si legge infatti Cal Turcata.
  • Via CABOTO SEBASTIANO (Centro): nella zona dedicata ai grandi navigatori.
  • Via CABRUNA ERNESTO (Mussetta di Sotto): combattente della I guerra mondiale e legionario di Fiume.
  • via CADORE (Mussetta di Sotto): nella zona dedicata alle regioni montane del Triveneto.
  • via CADORNA LUIGI (Centro): generalissimo della I Guerra Mondiale. Nome assolutamente da sostituire.
  • via CALLE DELL'ORSO (Chiesanuova): gli anziani della zona (ma ormai son morti tutti) ricordano l'avvistamento di un orso.
  • via CALNOVA (Centro, Fiorentina, Cittanova): vecchia via della città che collegava San Donà con le frazioni, nuova rispetto alla Cal vecchia.
  • via CALVECCHIA (Centro, Calvecchia): vecchia via della città che portava a est, e che diede nome alla località che si sviluppò nei suoi pressi. La parrocchia di Calvecchia venne eretta nel 1978 e fu dedicata a san Donato vescovo e martire.
  • via Campanile (Centro): già via della Canonica, è la via appunto di fianco al campanile.
  • via Campiello (Fossà):
  • via CANALE NAVIGABILE (Centro): via che costeggia il Canale Navigabile.
  • via CANALETTO - Giovanni Antonio Canal (Centro): nella zona dedicata ai pittori, presso il Villaggio San Luca.
  • via CANSIGLIO (Mussetta di Sotto): nella zona dedicata alle regioni montane del Triveneto.
  • via CAPOSILE (Caposile/Santa Maria di Piave):
  • via CARAVAGGIO - Michelangelo Merisi detto il (Centro): nella zona dedicata ai pittori, presso il Villaggio San Luca.
  • via CARBONERA (Centro): una delle vie più vecchie di San Donà, risalente addirittura al '700; trae significato dall'esistenza di una vecchia carbonaia.
  • via COMO (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • via COOPERATIVE (Centro): è l'attuale via Marconi (← vedi)

D

  • via D
  • via DANUBIO (Calvecchia): in un nuovo quartiere con vie dedicate alla Boemia (via Boemia, via Praga, via Moldava)

E

  • via E
  • via E

F

  • via F
  • via FALCONE GIOVANNI (Fiorentina): nome attribuito (assieme a quello della parallela via Borsellino) a due nuove strade nel centro di Fiorentina per onorare i due magistrati antimafia
  • via FIRENZE (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.
  • via FIUME (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane. In realtà Fiume, italiana non lo è più (Oggi è Rieka) ma la sua rivendicazione infiammò la nazione dopo la I guerra mondiale e i nostalgici di destra dopo la II intesero sottolinearne l'italianità.
  • via F

G

  • via GARDA (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • via GENOVA (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.
  • via G

I

  • via I
  • via ISEO (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • via ISTRIA (Calvecchia): penisola anticamente veneziana, poi yugoslava, oggi croata; è in un quartier di vie dedicate alle città istriano-dalmato-veneziane.

J

  • via J
  • via J

K

  • via K
  • via K

L

  • via dei LAGHI (Centro/Calvecchia): via principale nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • viale LIBERTÀ (o della libertà) (Centro): Clicca QUI per vederne la trasformazione nel tempo.
  • via L

M

  • via MESTRE (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città venete.
  • via MILANO (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.
  • via MONZA (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.
  • via M
  • via M

K

  • via N
  • via N

O

  • via O
  • via O

P

  • via P
  • via PERUGIA (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete poi anche) italiane.
  • via POLA (Calvecchia): città dell'Istria; in un quartier di vie dedicate alle città istriano-dalmato-veneziane.
  • via PRAGA (Calvecchia): capitale della Boemia; è in un nuovo quartiere con vie dedicate alla Boemia (via Boemia, via Moldava, via Danubio).

Q

  • via QUASIMODO SALVATORE (Centro): poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1959.
  • via QUATTRO NOVEMBRE (Centro): la data ricorda la vittoria italiana nella I guerra mondiale (4 novembre 1918)

R

  • via RAFFAELLO (Centro): nel Villaggio San Luca, quartiere dedicato ai pittori.
  • via RAGAZZI DEL '99 (Centro): fu l'ultimo scaglione, di ragazzi giovanissimi, chiamato alle armi nel corso della I guerra mondiale.
  • via RAGUSA (Calvecchia): città della Dalmazia; in un quartier di vie dedicate alle città istriano-dalmato-veneziane. L'attuale nome di Ragusa in Dalmazia (oggi Croazia) è Dubrovnik.
  • viale REGINA MARGHERITA: è l'attuale viale Libertà (← vedi) Clicca QUI per vederne la trasformazione nel tempo.
  • via REPUBBLICA
  • via REVINE (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • via ROMA (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.

S

T

  • via dei TIGLI: è l'attuale via Cesare Battisti (← vedi) Clicca QUI per vederne la trasformazione nel tempo.
  • via TORINO (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città (dapprima solo venete, poi anche) italiane.
  • via TRASIMENO (Centro/Calvecchia): nella grande zona commerciale dell'Ipercoop, tutta dedicata ai laghi.
  • via TREVISO (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città venete.

U

  • via UDINE (Centro): nel quartiere dei Sabbioni (o delle scuole), tra le vie dedicate alle città del Triveneto.
  • via UNGARETTI GIUSEPPE (Centro):
  • via UNGHERIA LIBERA (Centro): per ricordare la rivolta del popolo ungherese contro il regime comunista sovietico nel 1956 e la successiva invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione Sovietica.
  • via UNITÀ D'ITALIA (Centro): per ricordare il valore dell'unità italiana, costituitasi con la spedizione dei Mille e i plebisciti dell'Ottobre 1860 che unirono il Regno delle Due Sicilie al Piemonte; con la successiva proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861; con la III guerra d'indipendenza, che consegnò il Veneto all'Italia; con la breccia di Porta Pia del XX settembre 1870 che consentì di annettere all'Italia Roma e il Lazio; con la I guerra Mondiale, che consentì di annettere Trento e Trieste... e con la perdita dei territori dell'Istria e della Dalmazia in seguito alla guerra fascista (II guerra mondiale).

V

Z

  • via ZACCAGNINI BENIGNO (Fossà): uomo politico della D.C.
  • via ZANE EMILIO (Centro): partigiano originario di San Donà, morì combattendo in Yugoslavia. La famiglia Zane era originaria di Burano (Venezia); trasferitasi a San Donà, legò il suo nome all'artigianato del legno. Abili intarsiatori del legno, avevano il loro laboratorio in via Cooperative (oggi via Marconi).
  • via ZANIN CASIMIRO (Centro): partigiano, originario di Calvecchia. Fu catturato insieme a Giodo Bortolazzi e Flavio Stefani e ucciso a Blessaglia di Pramaggiore il 27 novembre 1944. Clicca Qui per conoscere la storia dei Martiri di Blessaglia. Clicca Qui per conoscere la toponomastica della Resistenza.
  • Stadio ZANUTTO VERINO (Centro): uno degli uomini della Resistenza sandonatese. Fu impiccato a Meolo il 22 aprile 1945, a pochi giorni dalla fine della guerra. Clicca QUI per conoscere la storia dello stadio.
  • via ZARA (Calvecchia): città della Dalmazia; in un quartier di vie dedicate alle città dalmato-veneziane.
  • via ZARAMELLA LEOPOLDO (Passarella): sandonatese, insieme a Giuseppe Muccelli e Giuseppe Baradel issò sul tetto del municipio una bandiera tricolore la notte tra il 23 e il 24 giugno 1863. È annoverato in un elenco di sandonatesi espatriati clandestinamente e arruolatisi nell'esercito piemontese (lo si ricava da T. Plateo, Il territorio di San Donà nell'agro di Eraclea, Oderzo 1907)
  • via ZINGALES Francesco (Centro): generale della XII Brigata di fanteria, apparteneva a una delle famiglie di proprietari terrieri della zona che risiedeva nella padronale villa Zingales di via Carrozzani.