Storia di San Donà
attraverso foto e cartoline

Via Maggiore, poi Via Roma, poi Corso Silvio Trentin

Siamo poco dopo il 1870, la via principale del paese si chiama appunto Via Maggiore.
La cartolina è stata spedita nel 1902.


1900, la via princiaple (via Maggiore) vista dal ponte


Primi anni del '900


1907: via Maggiore dopo il duomo (attuale zona pedonale)


Nel 1908


La cartolina sotto è stata spedita nel 1908
ma la foto può essere di qualche anno prima:
la parte finale di Via Maggiore è indicata con il nome di "Borgo".


Nel 1910, dal duomo verso il ponte.
Si vedono, dopo il duomo, sulla sinistra nell'ordine: la canonica, due palazzi, palazzo Bastianetto, ultima la Cassa rurale.


Siamo negli stessi anni, 1910-12: qui si vede anche il lato destro di Via Maggiore, verso il ponte


1912: quello che prima è stato indicato con "Borgo" (la parte finale di Via Maggiore, oltre il duomo) qui è indicato esplicitamente come "Via Borgo". Il palazzo del negozio Vagezzi sopravvive ancor oggi, identico, dopo vari restauri.


1912: la Via Maggiore verso il ponte.
Sulla sinistra si vede l'angolo della Palazzina Trentin (andrà distrutta con la Grande Guerra): svoltando a sinistra prima della palazzina si imboccherebbe Via dei Tigli (futura Via Battisti).
Sulla destra, in fondo, Villa Pasini, che prenderà anche il nome di Villa Mèh Pèh.


1914, circa: il tratto finale di Via Maggiore verso il ponte.
A destra quella che diventerà Via Lungargine Inferiore. La palazzina Mèh Pèh (dove in seguito sorgerà il palazzone rosso di Bergamin).


1915, Via Borgo (ultimo tratto di Via Maggiore, oltre il duomo) ha cambiato nome: è diventata Via Vittorio Emanuele II.


1915, due scorci di Via Maggiore



1916, due scorci di Via Maggiore



Nel 1918, dopo le distruzioni della guerra




Nel 1919






Qui sotto si vedono i resti di Palazzo Bastianetto


Nel 1924


Nel 1927, palazzo Bastianetto

La cartolina sottostante, spedita nel 1928 e recante la didascalia "Via Vittorio Emanuele", lascia intendere che tutta la via principale (non solo il tratto oltre il duomo, attuale via pedonale) prese il nome di "Via Vittorio Emanuele".

Nel 1935, dopo i "fasti" dell'Impero, un'ordinanza del Consiglio dei Ministri impose a tutte le città italiane di rinominare col nome di "via Roma" "una via di non secondaria importanza", e Via Maggiore (o Via Vittorio Emanuele?) divenne Via Roma




Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu intitotala a Silvio Trentin, prestigiosa figura di intellettuale e antifascista.

Corso Silvio Trentin

Anni Cinquanta

Anni 50: Corso Silvio Tentin Da notare in dx il celeberrimo Ristorante Leon Bianco che molti anni dopo avrebbe dato il nome al centro che avrebbe preso il suo posto.

Anni Cinquanta a colori